Comico
DON CHISCIOTTE SENZA ESAGERARE

L’impressione è che nessuno n…

L’impressione è che nessuno n…
L’impressione è che nessuno ne abbia parlato abbastanza perché non si spiegherebbe altrimenti il vuoto in platea rispetto al pieno sul palco. Il delizioso spettacolo offertoci al Teatro Verdi fino al 19 aprile è intitolato “O’Mare”. Dal buio appaiono alcuni giovani che vogliono confidarci di raccontare cose della vita, compresi un funerale, un matrimonio e perfino un processo, che possono accadere tante cose ma noi non dobbiamo preoccuparci. In realtà non succede proprio niente, è tutto finto… è solo teatro! Questi ragazzi così giovani sono davvero poveri, tanto da usare contenitori in plastica del mercato al posto di borse o valige quando mimano il loro viaggio che è una fuga, una corsa continua verso il mare, splendidamente mimata con tanto sudore autentico. Perché loro cinque sono tutti un po’ fuorilegge e appena si intravede un’uniforme bisogna scappare. Ma loro chi? Quattro ragazzi e una bella ragazzina, napoletana verace ma qui finta muta, parla a gesti e la capiscono solo i due stranieri, l’albanese e l’argentino, per davvero provenienti da questi luoghi lontani. Gli altri due sono partenopei ma uno si finge veneto e sarà processato e condannato a morte dall’amico geloso e possessivo. Troppo confuso? Per niente, tutto accade come tante storie già viste mille volte e lasciano un po’ di amaro in bocca. Perché la ragazza è sempre un po’ vittima, vien da chiedersi? Perché i ragazzi si uniscono in branco e poi bisticciano per dominarsi? Ma quanto sono bravi intanto questi qui che recitano, corrono, cantano, suonano, saltano trombe, tromboni, chitarre e armoniche a bocca, interpretano lo spettacolo che gli fa allungare il cappello per raccogliere un po’ di denaro. Ma è per finta, sapete? Sarà vero amore quello che fa chiedere a Simone di poter sposare Elena? Sarà vera amicizia quella fra… Tutti i sentimenti espressi sul palco sono veri e se provocano dubbi è perché la realtà di ogni giorno è confusa. Loro, della Compagnia Taverna Est e I Teatrini, sono bravissimi, sconosciuti, con grandi occhi stupiti, volti puliti e freschi, pieni di speranza. Lo spettacolo lo ha creato con grande energia la regista Sara Sole Notarbartolo unendo i talenti grezzi di Giulio Barbato, Ilaria Migliaccio, Glen Caci, Giovanni Prisco e Claudio Javier Benegas. Con “O’Mare” hanno ottenuto la segnalazione speciale della giuria Premio Scenario 2005, con una motivazione che afferma come questo spettacolo porti in scena ‘con forza e poesia l’utopia impossibile di una microsocietà in pericolo. Un gruppo di artisti di nazionalità diverse, capace di elaborare in scrittura drammaturgica condivisa, accenti, abilità e linguaggi scenici differenti per narrare una storia leggera e spietata, ancora aperta su un finale inevitabilmente sospeso, interpretando magicamente le possibilità metaforiche del teatro’. Se amate le piccole magie, non perdetelo.
Visto il
al Condominio Vittorio Gassman di Gallarate (VA)