Dove va a finire il cielo: una storia per Mia Martini. Uno spettacolo che rende omaggio a Mimì e alla sua vita di artista e di donna, senza alcuna celebrazione ostentata o riferimento alla biografia.
La piece incrocia solo per un attimo la storia della cantante, per il resto, si tratta di una narrazione parallela che nulla ha a che fare con la cantante, se non nel senso che entrambe le vicende sono toccate dagli stessi grandi temi: lotta con il destino, rifiuto della resa, consapevolezza del destino.
L’attore Gianluca Ferrato racconta la storia di un uomo cieco che si innamora di una donna bellissima, corteggiata da tutti. Questa presenza femminile, impalpabile e fragile, abbandona il paese natale e scappa dalla realtà, lasciando solo il giovane protagonista.
Citazioni di Maurizio Fabrizio, di Ivano Fossati e degli autori più conosciuti per Mia Martini, vengono inseriti nello spettacolo, per dare vita ad una frammentarietà poetica, incorniciata dalla suggestione della musica.
Ottimo l’accompagnamento sulla scena dalla musica dal vivo: Claudia Poz al violoncello, il sassofono e dalla voce del soprano Daria Scipioni e il pianoforte di Emilio Marinelli. Perché la musica è protagonista invisibile e presente sul palco insieme all’attore.
Lo spettacolo non è un monologo, ma un dialogo, dove il pubblico in sala risponde silente ai messaggi e alle domande che rieccheggiano per bocca di Ferrato. E le canzoni di Mia Martini sembrano scritte apposta per il testo.
La scenografia si dipana in un labirinto verticale: l’incrocio di strade che rappresenta la mente. Un riferimento al destino umano, dove chi non vede si muove meglio di chi crede di vedere.
Dopo il primo spettacolo “Una storia per Luigi Tenco, ora c’è una storia per Mia Martini il secondo spettacolo della compagnia. Storie di invenzione, ma scritte pensando alla vita vera. Non alla biografia dei personaggi ai quali si richiamano, ma alla vita vera.
Incredibilmente attuale, tanto quanto si perde negli angoli dimenticati della memoria.
Milano, Teatro Litta, 3 gennaio 2008
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(MI)