Uno spettacolo davvero bello, simpatico, dolce, sentimentale e affascinante... da urlo!
E proprio con un urlo è cominciato!
La storia è d'amore. Jack, in crisi con la sua ex, Laura, ha conosciuto la splendida drag queen Elizabeth in un localino del West Side negli anni '90. Esilarante il racconto dell'incontro di Laura e Elizabeth. La convivenza, subito iniziata tra Jack e Elizabeth, è quella tipica tra due persone perfettine e consapevoli della “diversità” della loro storia, accompagnati dal whiskey dell'uno e da <<quell'immenso spettacolo>> che è la vita dell'altra. Poi … la rottura. Vissuta quasi come se fosse inevitabile.
Il tema è quello che da migliaia di anni accompagna la vita dell’uomo: l’amore. Ma lo spettacolo tutto sommato era più che mai attuale e di certo non scontato, visto il tema che ha affrontato, quello delle drag queen. Va fatto un plauso all’autore-regista Manuele Morgese per aver trattato un tema così caldo e controverso in una maniera così semplice, simpatica e, contemporaneamente, profonda, quasi una favola onirica. Infatti, senza cadere nel banale o nel sesso, ha mostrato l'infatuazione e il rispetto che si può provare (e in tanti provano) per un'artista di nuova generazione, come è la drag queen. Uno spettacolo, quindi, ottimista.
Elizabeth è il nome sia della drag queen attrice, sia del personaggio dello spettacolo.
Non so chi si celi dietro la maschera/parrucca e trucco scintillante della drag queen Elizabeth (sia quella vera sia il personaggio), come giustamente il clichet sociale impone, ma di certo merita i complimenti. Certo bisogna riflettere che uno dei motivi di fascino di questi artisti è dato proprio dalla loro maschera: donne bellissime (Elizabeth lo è davvero), da sogno, che trasmettono allegria e perfezione, un po' come le fate... e, come queste ultime, una parte del loro fascino deriva proprio nel mistero e curiosità che lasciano.
Persino Jack, nell'ultima battuta dello spettacolo sentenzia: <<vivi felice ovunque tu sia... chiunque tu sia!>>.
Elizabeth <<con la zeta>>, come Jack ha sottolineato quasi a spiegarne il valore aggiunto, non ha recitato (per cui non abbiamo il suo punto di vista su Jack), ma ha solamente ballato e fatto il playback delle canzoni (come I will survive di Gloria Gaynor, … imitato poi da Jack!), come solo chi ha studiato danza sa fare: la bravura era tanta e si vedeva dal rispetto che aveva del ritmo musicale. Le sue movenze erano sensuali quasi e addirittura come quelle di una donna da sogno, irreale, ideale... ma d'altronde questo è lo scopo delle drag queen: apparire come donne (pur essendo uomini) perfette sotto l’aspetto fisico. Jack, se esistesse davvero mi correggerebbe a questo punto: <<non donna, ma femmina... come la femmina solo può essere!>>.
Elizabeth, la drag queen attrice, è davvero una donna bellissima, con ogni parrucca che ha cambiato, in ogni baby-doll/body di pagliettes con cui si è fatta ammirare, in ogni passo che ha mosso. Sono meritati i premi che ha vinto nella vita reale partecipando a vari concorsi.
Bravissimo l'esordiente Massimo Sconci, che, a dispetto della giovane età, ha recitato magistralmente il ruolo di Jack (al cui monologo si alternavano i flashback-balletti di Elizabeth), offrendo un’interpretazione con un'ottima gestualità, movimenti misurati sul palco ed un uso sapiente della voce: da vero attore con la A maiuscola!
Bella anche la divisione dei luoghi: a Jack il divano in cui rilassarsi e ricordare, a Elizabeth la sedia con la E illuminata da lampadine e la scalinata con tappeto rosso e tende dorate in cui fare i suoi balletti. Come punto d'incontro, tra l’onirico e il reale, il separè nero del camerino-boudoir di Elizabeth che negli angoli aveva dei disegni leopardati, in pandane con il divano ed il cubo di Jack. Le scenografie, infatti, scarne ed essenziali nel piccolo palco di Teatro Zeta, erano d'effetto!
Consiglio lo spettacolo (che alla cui data unica inizialmente prevista, sono state aggiunte altre 2 repliche perché i posti sono andati subito esauriti), della durata di poco meno di un’ora, a chi ama le commedie, a chi vuole ammirare una splendida drag queen e a chi non sa resistere ai racconti di storie d'amore.
Prosa
DRAG QUEEN LIVE SHOW. LA VERA STORIA DI ELIZABETH
Una drag queen da amare
Visto il
01-02-2011
al
Zeta
di L'Aquila
(AQ)