A distanza di due anni ed in occasione del Festival, Todi ha voluto accogliere lo spettacolo diretto da Enzo Iacchetti, in una veste leggermente rinnovata per l’occasione. Annunciandolo lui stesso dal palco dove, questa il primo intervento, ha preso parte allo spettacolo in veste di attore, ‘Come Erika e Omar – è tutto uno show’ è stato presentato in forma di lettura, ossia alternando la narrazione a leggio ad alcune scene tratte dal ‘diversamente musical’.
La back comedy è stata accolta con entusiasmo dal pubblico in sala. Sicuramente, un debutto che ha beneficiato della presenza catalizzante di Iacchetti e feedback ricevuti dagli spettatori del passato, un risultato immediato e ben lontano dagli esordi titubanti di qualche anno fa.
Ispirato alla storia degli omicidi di Novi Ligure, Come Erika e Omar vuole essere altro, tanto da volerlo appellare ‘diversamente musical’. E’ satira cruda e riflessiva quella che si cela dietro il testo di Tobia Rossi. I bersagli sono definiti e definibili, attraverso una serie di domande che Iacchetti pone al pubblico mentre lo guida nei passaggi della storia. E’ un’accusa esplicita verso un mondo che ormai ha dei valori falsati, dove già nella famiglia, il primo luogo di protezione ed affetto, vacillano i primi pilastri. Imboccando strade ed entrando nella corruzione della società fino ad arrivare allo sciacallaggio dell’informazione, che distorce, crea miti e si nutre di orrore.
Un meccanismo quello di ‘Come Erika e Omar’che funziona, incastrando alla perfezione la cronaca nera ed il divertimento, un fatto privato in un evento mediatico. Di fondo, la denuncia sulla potenza dell’emulazione ha le sue fondamenta. I fatti di cronaca che hanno occupato ore ed ore di dirette e dibattiti portando sotto i riflettori non più omicidi ma nuovi personaggi dello star system è un dato conclamato. (per approfondire, leggi l’intervista che Enzo Iacchetti ha rilasciato a Teatro.it).
Uno spettacolo che forse ha avuto poche repliche e che sicuramente merita di essere visto a teatro, per la bravura dei giovani autori (Rossi al testo e Francesco Lori alle musiche) ed interpreti (in particolar modo la protagonista Gea Andreotti ma un plauso va comunque a tutto il cast).
Da segnalare, il lavoro coreografico di Alessandra Costa.