Prosa
EDIPO

Un Edipo d'eccellenza

Un Edipo d'eccellenza

Giunge a Roma l'Edipo di Nanni Garella che racconta il mito greco ispirandosi non già alla tragedia sofoclea ma alla trascrizione cinematografica che ne fece Pier Paolo Pasolini nel 1967 dove, oltre a un prologo e un epilogo contemporanei le vicissitudini di Edipo sono raccontate in maniera cronologica, partendo da Laio che comanda al servo di uccidere Edipo, appena nato, per sottrarsi alla profezia dell'Oracolo che vuole Edipo uccida il padre e giaccia con sua madre.
Garella asciuga la sceneggiatura pasoliniana riducendola in quadri essenziali anche nelle scene.
Adottato da Polibio e Mèrope, dopo che il servo di Laio non avendo il coraggio di ucciderlo lo ha abbandonato sul monte Citerone, Edipo si rivolge all'oracolo di Delfi per chiarire alcuni sogni che turbano le sue notti (dei quali il giovane non ricorda nulla). Nel testo sofocleo Edipo si muove perchè qualcuno alla corte di Polibio gli ha lasciato intendere che lui non sia davvero il figlio del re di Corinto.
L'inquietudine per degli incubi bastano a Edipo per cercare la verità e andare incontro la proprio destino.
La messinscena è splendida, perfettamente riuscita, nell'idea di usare lo spazio teatrale senza scenografie ad esclusione di un lunghissimo tessuto che rappresenta il cammino di Edipo da Corinto a Tebe, o alcuni elementi scenici (il carro che raccoglie i morti di peste nella città di Tebe, quello sul quale viaggia Laio). I costumi, di  Claudia Pernigotti, sono bellissimi e non si limitano a essere un omaggio a quelli pasolinaini, ma ne sono una libera reinterpretazione.
La recitazione è il capolavoro della messinscena: gli attori e le attrici sono tutti portatori di una naturalezza popolare che sarebbe piaciuta a Pasolini: non privi di tecnica gli attori (le attrici)  si impongono per una spontaneità "neorealistica" tutt'altro che dilettantesca.
Molti degli attori e delle attrici si sono formati l’Associazione Arte e Salute onlus  che da più di dieci anni lavora con pazienti psichiatrici dando loro una formazione teatrale professionale e non dilettantesca. Questo spettacolo, che li vede  affiancati da alcuni interpreti provenienti da percorsi formativi tradizionali, lo dimostra pienamente.
L'Edipo di Garella è uno spettacolo immancabile, che dovrebbe essere visto da tutti, anche nelle scuole perchè sa restituire il pathos di un mito senza le pesantezze di una traduzione culturale come quella del teatro greco. Uno spettacolo per tutti e di tutti.

Visto il 05-04-2011
al India di Roma (RM)