Al Troisi va in scena la comicità di Scarpetta. La sala di Fuorigrotta, per le feste natalizie, ha scelto di rappresentare un classico del teatro comico partenopeo: “Tre pecore viziose”.
Un gigantesco scrigno troneggia sul palco. Nel semibuio compare la maschera di Pulcinella per introdurre lo spettacolo e mostrare al pubblico il modo di ridere di una volta, pulito, sincero e non volgare. L’enorme baule si apre e come dal passato i personaggi saltano fuori e animano la scena. La commedia scarpettiana, scritta nel 1881, narra la storia di tre uomini ovvero tre pecore, i quali decidono di concedersi una scappatella con tre splendide modiste. Don Camillo però è vedovo, mentre Don Fortunato e Felice Sciosciammocca sono ammogliati. L’equivoco caratterizza la macchina teatrale generando risate e divertimento. Nei panni di Felice, maschera del teatro scarpettiano, omuncolo fannullone e farfallone, c’è un bravo Umberto Bellissimo. Preciso nei tempi e acuto conoscitore dei meccanismi comici, la fa da padrone sul palco, accompagnato da un esilarante Tullio del Matto nei panni dello zio Fortunato ed Enzo Romano in quelli del vedovo Camillo. L’altro personaggio protagonista è la terribile zia Beatrice, moglie di Fortunato e matriarca della famiglia, interpretata da Anna De Nitto. Come un giudice, severo ed inflessibile, la donna scoprirà l’intero inghippo e dopo aver condannato i tre fannulloni, con un gesto di affetto li perdonerà per garantire il lieto fine. Una pletora di personaggi minori, ma ben disegnati, completa poi lo spettacolo. Tra tutti, il cameriere Biase, pettegolo e con difetto di pronuncia interpretato da Roberto Capasso, il ragazzino scugnizzo ovvero Antonio Orefice e poi le modiste, belle e furbe, Anna Capasso, Luisa Esposito e Valeria Dimotero. Nel cast anche: Stefania Guida, Viola Forestiero, Pasquale Termini e Ivan Fiorenza. La commedia, originariamente in tre atti e ridotta giustamente a due tempi, contiene nello stile di Scarpetta una morale: un uomo può sbagliare almeno una volta nella vita. Appare dunque superfluo sottolinearlo nel finale. Lo spettacolo vede le scene di Massimiliano Pinto, le musiche di Massimo D’Ambra e i costumi di Maria Pennacchio ed è diretto con precisione da Salvatore Ceruti.
Prosa
ELIMINA
Escono risate dal baule dei ricordi
Visto il
02-01-2011
al
Troisi
di Napoli
(NA)