Prosa
EX AMLETO

HERLITZKA RIMETTE IN SESTO AM…

HERLITZKA RIMETTE IN SESTO AM…
HERLITZKA RIMETTE IN SESTO AMLETO Quando Henry James ha parlato di prodigiosa consapevolezza forse non immaginava che questo concetto, a cavallo tra cornice letteraria ed eroe drammatico, potesse diventare il vestito drammaturgico di un personaggio capace di dominare attraverso infinite tessiture un intera scena teatrale. Un superbo Roberto Herlitzka ha messo in scena in questi giorni alla Galleria Toledo di Napoli un lavoro complesso e riuscito come Ex Amleto, recitando, solo in scena, soltanto le battute del famoso eroe shakespeariano. L’opera, che Shakespeare mise in scena al volgere del XVII secolo, è stata smontata, sfilacciata e parcellizzata per essere poi ricomposta in una sapiente attività di riscrittura scenica. Herlitzka, in completo nero e camicia bianca, si pone amleticamente al centro del palcoscenico. Che fare? Con una faccia scavata e spigolosa, occhi furbi e stralunati, braccia larghe pronte al lavoro non perde tempo, ma subito si getta nella matassa drammaturgica da sbrogliare, nella trama da ricomporre, nei nodi da stringere. Deve, per chi conosce la sua storia, rimettere il mondo in sesto perché questo è impazzito, è uscito fuori dai suoi binari per rovesciarsi con violenza sulla sua testa. Lui è Amleto, altri non ci sono più per aiutarlo. Sembra è la prima parola che profferisce, perché Amleto è un eroe moderno, un tipico rappresentate di un Seicento che comincia ad interrogare il mondo, la natura e l’uomo. E riesce a fare tutto questo da solo, sentendo sul suo personaggio tutta la solitudine che un uomo può sentire, perché l’uomo nuovo che viaggia, sperimenta, ragiona ed agisce con la parola non ha più l’approvazione ed il sostegno divino. Questo Amleto visita tutti i fantasmi della sua tragedia – quella di essere un uomo, la tragedia dell’individuazione – non soltanto quello del padre, ma anche quelli di Ofelia, della madre, dello zio Claudio, per tornare davanti a se stesso, alla sua identità, alla sua finzione / recitazione che tutto deve ricomporre, filo dopo filo, scena dopo scena, parola dopo parola, prima che la tragedia si compia oppure forse proprio perché la tragedia si compia ancora. Da non perdere. Galleria Toledo di Napoli – 25.1.2009
Visto il
al Galleria Toledo di Napoli (NA)