Comico
FACCIO DEL MIO MEGLIO ANCORA...

Eccolo qua il mondo di Giorgi…

Eccolo qua il mondo di Giorgi…
Eccolo qua il mondo di Giorgio, un mondo fatto dei personaggi dei nostri ricordi, della nostra infanzia, del nostro immaginario collettivo. Un mondo fatto di cose semplici, di attualità, di caratteri sopra le righe che però sanno, al momento giusto, anche trasmettere messaggi di solidarietà e di speranza. Un augurio, tra i sorrisi (ma spesso sono proprio risate piene) che inevitabilmente fa scolpire sulle labbra anche agli spettatori più controllati e compassati, per un mondo migliore. Un mondo in cui ai bambini si insegna a giocare e non ad essere ‘accuditi’ dalla Tv, un mondo in cui non si abbandonano gli animali sulle autostrade e in cui ai vecchi è ancora concesso il privilegio di sognare. Dopo il successo dello scorso anno Panariello è tornato e fa del Suo meglio… ancora. Non si risparmia e sfodera per due-ore-due di spettacolo ininterrotto, quasi un one man show, i personaggi più amati dal pubblico, dall’entusiasmante ed esagerato Renato Zero, all’eccentrico e stravagante Flavio Briatore (Naomo). Si ride, si ride a crepapelle e poi ci si ferma a riflettere, a pensare, ricordare, tutti insieme, perché Panariello è un trascinatore e la platea diventa spalla e complice del grande istrione. Carlo Pistarino è, insieme allo stesso Panariello, un raffinato e pungente autore. In scena ci regala un cameo in cui interpreta un esilarante quanto insopportabile sommelier franco-piemontese. Scenografia praticamente inesistente, se si fa eccezione per un fondale su cui si proiettano in formato 2:1 tutti i personaggi prima dell’entrata in scena. Grande apporto in questa produzione Ballandi Entertainment è la tastiera di Dino Mancino che accompagna, sottolinea, esalta e spesso prende il sopravvento sul canovaccio comico di Panariello. Giampiero Solari firma la regia, ma ha un compito decisamente facile (almeno in apparenza). Panariello sembra infatti fare tutto da solo, e si muove nello spazio scenico come un bambino nel liquido amniotico, perfettamente a suo agio. Uno spettacolo da vedere e poi, perché no, anche rivedere. Per sentirsi un po’ adolescenti, cantare insieme (e la platea lo fa davvero) le canzoni degli autori preferiti e lasciare fuori, almeno per un po’, il grigiore del mondo che ci circonda. Milano Teatro Smeraldo 6 novembre 2007
Visto il
al Verdi di Firenze (FI)