FERITE A MORTE

Femminicidio, parola alle vittime

Femminicidio, parola alle vittime

Non è facile affrontare un tema con quello del femminicidio senza cadere in un vortice di retorica e luoghi comuni.
Serena Dandini ha attinto dalla cronaca e dalle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante, un ex, un padre, un fratello.
Il risultato è Ferite a morte”, una carrellata lunga quasi due ore di racconti dolorosissimi. Per una volta sono le vittime a parlare in prima persona, sono le donne uccise a raccontare i loro ultimi istanti, le loro vite spezzate.

Sulla scena c’è uno schermo che rimanda filmati ed immagini evocativi, mentre la musica accompagna le donne che raccontano la loro storia con gli oggetti che hanno caratterizzato la loro tragica avventura. Intanto si alternano quattro attrici per interpretare vite diverse: Lella Costa, Orsetta de' Rossi, Giorgia Cardaci, Rita Pelusio.
Ognuna di loro racconta una storia che arriva da diverse latitudini, paesi, culture ma è accomunata alle altre dal finale drammatico. Ciascuna delle quattro protagoniste usa le sue peculiarità per scuotere lo spettatore e coinvolgerlo in un alternarsi di toni ironici e drammatici.

Uno spettacolo teatrale tanto straziante riesce anche a strappare qualche risata amara, grazie ai contrasti che sono stati inseriti nella sceneggiatura proprio per non appesantirlo troppo.
La visione complessiva è dolorosa, non lascia indifferenti ma allo stesso è consigliata soprattutto al pubblico maschile. Gli uomini seduti in sala non possono che essere coinvolti dalle storie che ha raccolto Dandini e apprezzare l'intento.

"Ferite a morte" a breve inizierà un tour oltreconfine con il titolo “Wounded to death” che farà tappa anche a Washington, Bruxelles e Londra. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne, il prossimo 25 novembre, la serie di monologhi varcherà la soglia di Palazzo di Vetro a New York.
A dimostrazione che certi racconti non conoscono limiti.

Visto il 08-11-2013
al Carcano di Milano (MI)