Intrattenimento
FESTE

Una maschera per mille volti: Feste, la perfezione  espressiva dei Familie Flöz

Familie Flöz
Familie Flöz

L’andirivieni di un trambusto organizzativo per celebrare un matrimonio in una villa, fra inservienti, facchini e camerieri, si integra con qualcosa che raramente si trova a teatro con una presenza così imponente: il silenzio. 
Ma è un silenzio fatto soltanto di assenza di parole (nessuno ne pronuncerà mai una fino alla fine), mentre non lo è rispetto al linguaggio drammaturgico, che prende altre strade e arriva alla perfezione esecutiva, con una piccola magia di cui man mano si apprezzano i risultati. 

GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA


Con Feste la compagnia di teatro internazionale tedesca Familie Flöz realizza un altro traguardo introspettivo attraverso il suo percorso che unisce teatro di figura, clownerie e danza, acrobazia e tocchi d'improvvisazione. 

La vita è altrove 

Ai piani alti fervono i preparativi ricchi e nobili, mentre nel cortile si assiste alla vita vera, con personaggi che interagiscono in una lunga sequenza di situazioni. Alla fine ne conteremo una ventina, per poi scoprire che gli attori sono soltanto tre: Andres Angulo, Johannes Stubenvoll e Thomas van Ouwerkerk, anche autori dello spettacolo insieme ad Hajo Schüler e Michael Vogel. 


La serie di eventi dunque viene trasportata al livello dei personaggi collaterali, quasi del tutto tralasciando le vite dei facoltosi indaffarati, se non nei momenti in cui per inciampo dagli sfarzi, o per rari attimi di debolezza, sembrano per un attimo appartenere alla vita di sotto. 

La poetica dell’umile avvolge tutte le vicende, raggiungendo il vertice della narrazione quando affida il ruolo di protagonista assoluta delle vite di tutti all’ultima arrivata, apparentemente per caso: una giovane ragazza poverissima e incinta, che sembra disegnata in un fotogramma di Wim Wenders, al quale trasforma tutto in un compassionevole dramma e rivela a ciascuno qualcosa di sé stesso che forse non sapeva di avere o di essere. 

La maschera totale 

Nessuna parola, eppure non ci si perde neanche un solo dettaglio né della storia, né dei sentimenti, né di un solo moto dell’anima di ciascuno: è il miracolo che i Familie Flöz restituiscono in scena con un lavoro splendido e stratificato su ogni livello della comunicazione non verbale

Ogni maschera, almeno in teoria, dovrebbe per sua natura avere una sola espressione; e invece mentre accadono diverse situazioni, si vedono espressioni diverse: la maschera non ha un volto ma un carattere, un’espressività che fino alla fine si mantiene stupefacente.


Straordinaria la tecnica mimica degli attori, fatta di piccoli essenziali movimenti del corpo che raggiungono una notevole forza espressiva; ancor più esaltata da un'esecuzione di grande esattezza ritmica, che affida per intero l'efficacia della rappresentazione alla performance attoriale -semplice la scenografia, semplici le luci- e alla rarefatta ma nobilissima presenza sonora del disegno musicale di Maraike Brüning e Benjamin Reber, suonato dal vivo in un gioco di gentili sottolineature emozionali.
 

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Visto il 25-04-2023
al Bellini di Napoli (NA)