Non sempre le grandi produzioni internazionali mantengono alla prova dei fatti sulla scena le attese che hanno giustamente suscitano negli spettatori: portare il vento della novità, aprire squarci di verità, raccontare le stesse storie ma da altre angolature, sprovincializzare la nostra cultura, arricchire lo sguardi di chi vede. Tutto questo a volte non succede. Al contrario, sembra prevalere la delusione per un’occasione mancata da parte di una produzione economicamente generosa, la cui scena non ha fatto mistero della sua ricchezza.
John Turturo è tornato a Napoli per presentare al Teatro San Ferdinando le sue Fiabe Italiane, un suo personale omaggio drammaturgico all’Italia, paese forse favoloso per antonomasia. A luci ancora accese in sala, avanza in proscenio per parlare della fiaba, catalogo della vita capace di dare un senso a tutto ciò che ci circonda. Successivamente le luci si spengono e, dietro lunghe file di panni stesi che scorrono lateralmente, compare una scena di mare fatta di sabbia, rocce e pescatori, che vuol essere suggestiva e popolare. Ma quest’incanto rivela ben presto la natura farsesca delle sue fiabe (tratte da Calvino, Basile e Pitrè) e la dimensione assolutamente oleografica di una messa in scena finta, macchinosa e datata.
Ad ogni modo, la chiave di lettura dello spettacolo non va ricercata nella drammaturgia testuale che intreccia varie favole per comporre un unico racconto favoloso, ma nell’uso di una scenografia decorativa di stampo ottocentesco, spettacolare ed illusionistica, movimentata e coloratissima. Un pezzo di romanticismo teatrale trapiantato nel 2010, caratterizzato dalla musica napoletana cantata dai protagonisti ed accompagnata dal vivo, da una forte luce wagneriana che promana dalla scena verso il buio degli spettatori, da costumi ricercati e finiti e da una recitazione da divismo post-salviniano. Un carrozzone scenico che vuole colpire l’occhio ed il cuore del pubblico, ma che non riesce ad uscire dallo stereotipo teatrale prima che sociale o umano. Un sottoprodotto del teatro di Broadway degli anni ’50.
Napoli – Teatro San Ferdinando, 2.2.2010
Visto il
02-02-2010
al
San Ferdinando
di Napoli
(NA)