Una traccia scritta su strisce di carta, fissate man mano ad una bacheca, rappresenta il percorso del monologo e ne ricorda gli argomenti, mentre, su un’altra bacheca, il protagonista appende immagini di volti che cristallizzano dei destini. La premessa del titolo è sulla pedofilia, i tre capitoli rispettivamente portano il nome di “Le nozze di Cana, “ Terroristi” e “Pippa Bacca”.
“La capacità interpretativa dell’attore è la forma migliore di analisi della realtà”. Lo sforzo dell’interprete che diventa altro da sé è il trait d’union di ricordi reali, immaginazione e fatti di cronaca dipanatisi negli anni, che suscitano quesiti circa la violenza, le sue origini e i meccanismi contorti della psiche. I fatti descritti spaziano dalla ricerca delle ragioni della perversione sessuale alla rivelazione del reale motivo di eccidi di massa: non tanto il fanatismo o le ideologie, quanto un odio atavico e insensato, geneticamente sclerotizzato.
L’interpretazione, per essere credibile, fugge l’artificio e diventa realtà, ricreando il momento e la situazione. L’odio del terrorista, la libidine perversa del pedofilo o l’emozione potente e trattenuta di fronte ad un miracolo sono meccanismi mentali, la cui comprensione si genera con l’immedesimazione incondizionata.
I temi sono di forte impatto e la genialità dello spettacolo, del quale Fulvio Pepe è autore e protagonista, sta nel passaggio lieve attraverso immagini diverse, con un’associazione continua che si dipana con naturalezza e consente un taglio ironico che diverte e stupisce. Il fluire delle parole e degli argomenti ha un che di letterario e di Proustiano: tutto ha origine da un ricordo che pare involontario e tutto è ricreato in modo vivo e palpitante.
Fulvio Pepe si esibisce in una prova che mette a nudo una ricerca psicologica, prima ancora che artistica, nei meandri oscuri dell’io e riesce, pur trattando temi persino violenti, a divertire e a inchiodare l’attenzione del pubblico.
Un’ottima interpretazione che spicca per la verità che non necessita virtuosismi di maniera e un testo originale che spazia dall’autobiografia, al taglio giornalistico, alla letteratura.