Prosa
FRANCO CERUTTI SARTO PER BRUTTI

Una commedia verace

Una commedia verace

E’ in scena fino al 12 ottobre al Teatro Alfieri di Torino la commedia Franco Cerutti, sarto per brutti. L’Associazione Teatro 21 è pronta a bissare al botteghino, ancora una volta sotto il segno di Macario, il successo riscosso l’anno scorso con Vedova Pautasso Antonio, in cerca di matrimonio.
Squadra che vince non si cambia e allora torna sul palcoscenico la coppia Franco Neri-Margherita Fumero. Quest’ultima, a sua volta, ricostituisce la coppia di celebri trasmissioni tv come Drive In ed Emilio, ritrovando sul palcoscenico il suo partner storico, Enrico Beruschi.
Emerenziana Cerutti (Margherita Fumero) e la figlia Asola (Maria Occhiogrosso) gestiscono, come possono, la sartoria del fu Carlin Cerutti. Per sopravvivere, però, hanno bisogno di un vero sarto, che restituisca l’antico prestigio alla bottega. Sembra l’abbiano trovato in Franco Verace (Franco Neri), un ladruncolo che si finge stilista per sfuggire alla polizia. In questa spirale vorticosa  si inseriscono Romualdo Basilico (Enrico Beruschi), una vecchia fiamma di Emerenziana, e Carlo Ferrero (Alessandro Marrapodi), un cliente della sartoria con evidenti problemi di balbuzie.
Rispetto al precedente lavoro, qui l’atmosfera delle commedie in stile Macario è soltanto “lambita”; a favore, però, di tutto il gusto di una commedia verace, come piace a noi italiani.
Questo anche grazie a una più definita caratterizzazione di ciascun personaggio, tra cui sono da sottolineare l’ingenuo candore di Asola, la simpatia di un professore un po’ troppo sopra le righe (Antonio Sarasso), l’effetto-balbuzie di Carlo Ferrero e la garbata e strampalata ironia di Enrico Beruschi nei panni di Romualdo Basilico. La Fumero nei panni di Emerenziana Cerutti si cala in un personaggio, pur sempre catalizzatore di equivoci, ma più consapevole e meno fuori dal tempo.
Franco Neri è un ladro gentiluomo, ma effettivamente sarto verace, capace questa volta di affidare al proprio personaggio un taglio leggero, ma allo stesso tempo narrativo.
E la regia di Cristian Messina, anche interprete nel ruolo di un divertente ispettore di polizia, deve solo cucire insieme sulla scena tutte queste evidenti caratteristiche. Risultato garantito. Non rimane inosservata la lunghezza oltre l’ora di ciascun atto.

Visto il 09-10-2014
al Alfieri di Torino (TO)