La storia di un grande scoop giornalistico, l’emblema dello scontro fra informazione e potere, il ricordo di un episodio di corruzione divenuto sinonimo universale di un cattivo modo di fare politica, tutto questo è Frost/Nixon, fedele ricostruzione della celebre intervista condotta dell’anchorman britannico David Frost in cui l’ex presidente degli Stati Uniti, pressato dal giornalista, fu costretto ad ammettere pubblicamente le proprie colpe.
Il testo di Peter Morgan è incalzante, curato nei minimi dettagli, impregnato di vero senso del teatro, veloce e brillante, capace di tenere viva e costante nel pubblico la tensione drammatica, intriso di un sottile e garbato umorismo. Le tematiche sono ancora attuali: la funzione e il potere del mezzo televisivo, la corruzione in ambito politico e la necessità di fare pubblica ammenda di fronte alla forza schiacciante delle prove, tutte questioni ancora ben presenti nel nostro mondo cui il testo allude in sottofondo senza mai però esplicitarlo. Lo spazio scenico è arredato in modo essenziale ed è occupato in buona sostanza solo da monitor di varie dimensione, oltre che da alcune sedie da ufficio, munite di rotelle, che permettono di ricreare virtualmente di volta in volta l’interno di un’automobile, quello di un aereo, piuttosto che il set per l’intervista televisiva.
Elio De Capitani è un indimenticabile Nixon, vanitoso e a tratti vanaglorioso, ma nel contempo arguto e sempre vigile, astuto affabulatore che nasconde la propria doppiezza dietro la maschera della simpatia e dell’ironia. Sull’altro versante gli si contrappone il Frost di Ferdinando Bruni, uomo dalla personalità mondana, sicuro di sé, ostinato e caparbio, mellifluamente accattivante che con l’aiuto del suo agguerrito staff riuscirà a vincere il duello televisivo. Accanto a loro fra i supporter di Frost Luca Toracca (Swifty Lazar), Andrea Germani (Bob Zelnick) e Alejandro Bruni Ocaña che interpreta da un lato la figura di Jim Reston, dall’altra funge anche da voce narrante. Nicola Stravalaci è, invece, Jack Brennan, portavoce ufficiale del Presidente.
Il risultato è uno spettacolo intelligente, nuovo, che tiene incollato il pubblico alla poltrona grazie anche al continuo e rapido mutare delle situazioni, seducente, mai banale, recitato con naturalezza e maestria, in buona sostanza imperdibile.