E’ uno sguardo da una prospettiva abbastanza inedita quello che Renato Dibì rivolge a Giorgio Gaber ed alle sue canzoni con lo spettacolo Gaber e Milano, andato in scena lunedì 17 marzo al teatro Out Off di Milano e in replica lunedì 24 Marzo. In questi anni, e mai come ora, non è raro scorrendo le programmazioni teatrali imbattersi in un qualche tributo a Gaber. E’ già più raro però trovare spettacoli che ne dicano qualcosa di veramente diverso, originale e valido. Renato Dibì, forte della sua esperienza di chansonnier, accosta - in maniera forse un po’ ardita ma in fin dei conti anche condivisibile – la figura di Giorgio Gaber a quella dei suoi colleghi francesi Brèl, Brassens e Ferrè, e lo fa spostando l’ attenzione, più che sul repertorio “politico” degli anni ’70 - comunque rappresentato da Io Se Fossi Dio, I Soli, La Libertà - sulle “canzonette” (solo apparentemente) leggere degli esordi. E quindi, con La ballata del Cerutti e Torpedo Blu fra le altre, Renato Dibì riporta in vita quella che era la Milano di allora, divisa tra le grandeur del boom economico e le piccole vite da bar, tra La Città gaberiana e la campagna ancora ad appena un passo dal centro. Accompagnato dalla toccante fisarmonica del maestro Gianpietro Marazza, fra un commosso pensiero per Piero Mazzarella ed un omaggio finale alla canzone francese (La Canzone Delle Foglie, adattamento de Les Feuilles Mortes di Jacques Kosma e Jacques Prevèrt) Renato alterna a Gaber testi propri (Gli Intellettuali, Quelli Che Dormono A Teatro, i Mendicanti) che, gestiti ad arte, finiscono per ben adattarsi alla “milanesità” della serata, riuscendo così con successo a creare un clima di tenera e divertita complicità.
Musical e varietà
GABER E MILANO
La Milano di Giorgio Gaber e di Renato Dibì.
Visto il
17-03-2014
al
Out Off
di Milano
(MI)