Gallina Vecchia, per i Toscanani una sorta di cult, un testo sempre attuale che nella sua drammaticità riesce a strappare risate e sorrisi. Anna Montinari convince nel personaggio e regala attimi di emozione autentiche, come quando in preda alla disperazione, si lascia cadere su una sedia, e strappa con una malinconica lentezza i petali di una rosa, sospirando: “M’ama, non m’ama, m’ama, non m’ama…” per terminare con un pianto dove tutta l’amarezza della scena viene trasportata sullo spettatore. Ugo (l’attore Marco Predieri) sfida Bista ( interpretato dal bravo Remo Masini), per riuscire a catturare l’amore di Nunzia e soprattutto il suo patrimonio; una rivalità che movimenta lo spettacolo e che rappresenta il cuore pulsante dell’intreccio . Un’ottima trasposizione firmata da Paolo Biribò, che ha il merito di aver epurato il linguaggio del testo di Augusto Novelli ed avere dato un pieno significato ad ogni movimento, ogni sguardo, ogni parola. Gli interminabili applausi sono testimoni del gradimento del pubblico, che in mezzo a tanto teatro Internazionale riscopre un classico del Vernacolo fiorentino.
Visto il
al
Loanese
di Loano
(SV)