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GAROFANO VERDE

"Picchì mi guardi si tu si ma…

"Picchì mi guardi si tu si ma…
"Picchì mi guardi si tu si masculo". di Giancarlo Cauteruccio Spettacolo teatrale, che apre la rassegna "Garofano verde" da 13 anni dedicata da Rodolfo di Gianmarco, al mondo omosessuale. Con la fisicità ha sempre giocato, Giancarlo Cauteruccio, usa i suoi limiti come merce interscambiabile, con metafore e allegorie che lo aiutano a edificare la sua identità, in un viaggio stratificato della sua persona. “Nascimmu picciriddi e liberi”, è già un inizio che raccoglie , l’altra faccia di Cauteruccio quella disarmata malinconica, che si appoggia al suono di una fisarmonica in movimento, di Peppe Voltarelli, che sulle note di Patty Pravo, intona “Tu mi fai girar “. L’accento calabrese distoglie il pubblico, dalla melodia vera e propria, e lo immerge nello stile suggestivo del monologo, grondante del carisma, di essere masculo, contemporaneamente alla riluttanza di essere omosessuale. Racconti di una adolescenza , con stile filologico dialettale, trafitta da un momento “diverso”, quando i giochi sessuali audaci, con un amico lo indirizzano in un cammino di solitudine lacerante. Un percorso, che confluisce con i toni di una fisarmonica a volte malinconica a volte debordante che scorta impressioni, reminiscenze, anche il richiamo a tanti amici portati via dall’Aids, che illuminano una scena scarna e gridano un dolore sordo, che aumenta fino alla liberazione . Eccellente la fisarmonica espressa al meglio da Peppe Voltarelli, che adorna e esalta l’interpretazione , che lievemente si posa, sulla sedia di legno, traboccante di privazioni, scontri e frammenti. Un esperienza di vita, per un artista e il suo destino. teatro belli di Roma dal 9.06.2006 al 14.06.2006
Visto il
al Belli di Roma (RM)