Giunto al 13° anno Passaggi segreti mette in scena il Giulio Cesare di Shakespeare nei Fori di Cesare e Augusto di Roma. Il progetto, come ben spiegato dalla brochure di presentazione (la potete leggere anche online cliccando qui) vuole valorizzare il
patrimonio artistico (...) con un suo vitale e concreto utilizzo.
Dal Clivo Argentario si scende al foro di Cesare dove lo spettacolo prende luogo. Prende luogo non è un modo di dire. La scena è dislocata in diversi punti dei due fori dal Tempio di Venere, impiegato come scena per la casa di Cesare, a quello di Marte Ultore dell'adiacente foro di Augusto dall'altro lato di via dei Fori imperiali (dove muore Cassio).
Lo spettacolo si snoda lungo diversi punti, vere e proprie stazioni del teatro medievale, dislocate lungo i due fori ai quali si è guidati, man mano che si svolge l'azione, da un personaggio aggiunto ad hoc al testo originale.
In certi momenti l'azione si svolge contemporaneamente in più punto dando ancora di più l'idea di una scena totale, integrale.
Gli attori si muovono tra rovine illuminate, amplificati da microfoni (giustificati non solo dall'ambiente aperto ma anche dall'impiego cospicuo delle musiche che costituiscono delle vere scene sonore) i quali, purtroppo, negli ultimi atti hanno dato qualche problema tecnico.
Il connubio teatro/fori romani è suggestivo e ben impiegato e recupera queste rovine, questi resti di antiche vestigia alla modernità. Invece di un'idea vetusta e illuminista di recintare le rovine separandole dal tessuto cittadino e, di fatto, rendendole un museo, l'allestimento di uno spettacolo teatrale tra le rovine restituisce loro dignità e visibilità. Salvaguardando l'integrità del luogo gli attori lo calpestano, lo usano, lo rendono ancora vivo, di modo che alla suggestione di essere in un set unico al mondo subentra quella di un suo utilizzo intelligente, elegante, colto.
Non si ha infatti l'impressione di essere nei foro col pretesto del teatro ma di essere nel luogo migliore per mettere in scena il Giulio Cesare di Shakespeare in un connubio tra arte e storia squisito.
La messa in scena del testo shakespeariano è calibrata per un pubblico particolare come quello di questa iniziativa, un po' ammorbidito nel lessico e con alcune attualizzazioni colte come la citazione di un carme di Catullo all'inizio del primo atto)o il tentativo di dare alla tragedia un breve momento comico (nel senso classico del termine) sostituendo i giochi di parole originali, intraducibili dell'inglese, sempre nel primo atto, con delle più immediatamente riconoscibili allusioni sessuali.
Il testo shakespeariano emerge in tutta la sua importanza non solo grazie al luogo in cui viene recitato ma, naturalmente, anche grazie agli attori (numerosissimi) che meglio che a teatro, tra antiche scale e altre rovine, danno della tragedia una
rappresentazione contemporanea, tra precisione storica (nei costumi) e modernità dell'allestimento le luci, splendide, di Stefano Valentini e le musiche di cui si è già detto.
Tutti bravi gli attori (e le attrici) anche nel tenere alto il ritmo della narrazione (considerando che alcuni spostamenti hanno richiesto diversi minuti come quando ci si è spostati da un foro all'altro sfruttando un camminamento, originariamente fognario, che passa sotto via dei Fori imperiali).
In un riuscito equilibrio tra intrattenimento e cultura Passaggi segreti è un esperimento ormai consolidato che continua a fare cultura in maniera ispirata, e il prezzo del biglietto, considerevole, è completamente giustificato dalla qualità dell'operazione sia per quanto riguarda la parte artistica (grazie alla regia sobria e dinamica di Roberto Marafante) sia per quando riguarda la parte organizzativa, davvero imponente e che misura la passione della compagnia e lo sforzo per rendere unica ogni replica dello spettacolo.
Roma, Fori di Cesare e di Augusto visto il 19 Giugno 2009
Visto il
al
FORO DI CESARE E FORO DI AUGUSTO
di Roma
(RM)