Danza
HOMMAGE AUX BALLETS RUSSES

Uno sguardo moderno rivolto al passato

Uno sguardo moderno rivolto al passato
I Ballets Russes risalgono a quasi un secolo fa, quando Sergej Diaghilev reinterpretò e reinventò l’estetica dell’arte di Tersicore, attirando l’alta società culturale e mondana parigina con i suoi primi Ballets Russes (1909-1929), che furono in un primo momento esotici, per poi diventare avanguardistici. Fin dal loro esordio erano destinati a diventare un modello, un punto di riferimento importante e imprescindibile. Oggi sono poco conosciuti e raramente eseguiti, ma il Teatro Comunale ha deciso di offrire la possibilità di rivedere alcuni di quei brani “russi” tanto celebrati, ospitando il Ballet de Lorraine, una delle compagnia più famose di Francia, che ha tra i suoi obbiettivi proprio quello di riproporre i titoli più importanti dei Ballets Russes; in quest’occasione ha interpretato un trittico molto importante: "Petruska" di Fokine-Stravinskij-Benois (1911), "L’Apres-midi d’n Faune" di Nijinskij-Debussy-Bakst (1912), "Les Noces" di Nijinska-Stravinskij-Goncharova (1923). Questi tre balletti non sono mai usciti di scena, sono stati trasmessi di generazione in generazione, ma poco frequentati e conosciuti in Italia, dove si prediligono balletti ottocenteschi a serata; Diaghilev segna una svolta: crea opere brevi, di enorme valore artistico, che inserisce in uno stesso programma – il loro accostamento è studiato da Diaghilev e curato in ogni dettaglio, affinché i Ballets Russes fossero efficaci e coinvolgenti. Nella suggestiva cornice del Teatro Comunale, assistiamo all’impeccabile e intensa esecuzione del Ballet de Lorraine, che sul palco fa rivivere questi tre classici brani coreografici della tradizione sperimentale russa: torniamo indietro nel tempo, ci lasciamo trasportare dalle immortali musiche di Stravinskij e Debussy, che accompagnano i tre balletti. Le musiche sono eseguite dal vivo dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, diretta da David Levi, in una interpretazione intensa e vibrante. Il primo dei tre balletti, "Petuska", definito “scene burlesche in quattro quadri”, coreografato da Fokine aveva, a detta dello stesso creatore, un suo contenuto e un suo elemento emozionale: ogni personaggio che è in scena aveva un ruolo, una cifra stilistica precisa, una sua funzione specifica che si esplica nell’azione che compie. La forza di questo balletto così vivace e vivo si trova nelle contraddizioni che lo caratterizzano: momenti giocosi e divertenti si alternano a momenti di profonda malinconia, momenti collettivi ad altri intimi e delicati. La musica percepisce e scandisce questi cambiamenti, diventando incalzante piuttosto che creando un’atmosfera di attesa e sospensione, colorandosi di toni grotteschi e ironici a seconda dell’esigenza. "L’Apres-midi d’n Faune" ha un impianto totalmente diverso dal precedente: è una coreografia di Vaslav Nijinskij, che si ispira a un poema di Mallarmé, con musiche di Debussy. Nijinskij, all’epoca alla sua prima prova di “autore, crea una composizione a scena unica che rivoluzionerà il balletto russo tradizionale; lui predilige orientarsi verso nuove forme di uso del corpo teatrale e una sorta di “primitivismo” caratterizza le sue creazioni; utilizza forme anti-armoniche, con angoli, chiuse, fortemente allusive e voluttuose. Si assiste all’incontro tra mimica e plastica corporea, la carne e lo spirito dei personaggi sono un tutt’uno. Gli interpreti sono precisi e rigorosi, senza perdere d’intensità, caratteristica fondamentale di questa coreografia. L’ultima coreografia, "Les Noces" di Bronislava Nijinskij, sorella di Vaslav Nijinskij, che conclude la serata, è un lavoro rigoroso, ma fortemente sperimentale, nonostante l’argomento; la musica è state composte da Stravinskij, scritta per quattro cantanti solisti (soprano, mezzo-soprano, tenore e basso), qui interpretata magistralmente dalle voci del Coro del Teatro Comunale. "Les Noces" è caratterizzata da una forte dinamica, le figure create dai disegni delle coreografie di gruppo hanno un “sapore un po’folclorico”, ma si sviluppano davanti ai nostri occhi come architetture complesse che culminano in pose fisse. I gruppi dei danzatori si formano e si disfano, seguendo uno schema armonico, ma preciso. "Les Noces" è formato da tre quadri: la consacrazione della sposa, la consacrazione dello sposo e la festa di matrimonio. Questo balletto rappresenta uno dei momenti fondamentali nella vita di ogni persona, un rito di passaggio all’età adulta: si alternano sentimenti contrastanti come paura e desiderio, mistero e sacrificio, che vengono sottolineati dall’andamento della musica. L’Hommage aux Ballets Russes ad opera del Ballet de Lorraine, oggi Centro Choréographique National, compagnia di repertorio, alla guida di Didier Deschamps, è riuscita a riportare in scena coreografia purtroppo finite nel "dimenticatoio", dandogli una nuova vita e nuovo respiro, pur rimanendo fedele al rigore e all’essenza originaria; la compagnia è costituita da ballerini con una preparazione tecnica e stilistica indiscutibile, che hanno saputo rendere onore a queste tre coreografie: un sguardo al passato, con la consapevolezza di oggi.
Visto il 17-12-2009
al Comunale - Sala Bibiena di Bologna (BO)