Intrattenimento
HOTEL PARADISO

Omicidi "in maschera" al Manzoni con Familie Flöz

Omicidi "in maschera" al Manzoni con Familie Flöz

È possibile parlare senza parole, usando solo il corpo, la gestualità e il movimento? A dimostrare che questo tipo di comunicazione può essere ancora più efficace di quella verbale, soprattutto quando la si usa a teatro, sono gli attori di “Familie Flöz”, una compagnia tedesca divenuta nota per aver scelto un nuovo linguaggio teatrale.
In scena al Teatro Manzoni di Milano con il divertente spettacolo “Hotel Paradiso” nel quadro della nuova rassegna “Il Movimento”, i quattro attori danno vita ad una carrellata di personaggi che nascondono il loro viso reale dietro grandi maschere espressive.

Ad essere protagonista è dunque il corpo, principale strumento di comunicazione per creare rapporti, interagire, esprimere emozioni, sentimenti. Dopo pochi minuti dall’inizio dello spettacolo infatti, quelle “faccione” gigantesche, quelle teste sproporzionate rispetto al resto del corpo, sembrano diventare naturali e lo spettatore comincia a percepire queste strane creature come delle persone “normali”.

Niente voce dunque, solo qualche suono e tanti motivetti di vecchie canzoni tedesche degli anni Quaranta, fanno da colonna sonora ad una storia che sembra ricordare un po’ le commedie del “Grand Guignol” e cioè quella forma di teatro parigino nato negli ultimi anni dell’Ottocento, specializzato in spettacoli un po’ macabri e violenti, con tanto sangue e parecchi omicidi.

All’ Hotel Paradiso infatti accadono strane sparizioni. Nella reception dell’albergo vanno e vengono ospiti, signore impellicciate, viaggiatori senza meta, ladri braccati dalla polizia. La vecchia signora Flöz  proprietaria dell’albergo, vive nel ricordo del marito defunto, il cui ritratto campeggia proprio nell’atrio e davanti al quale si riunisce ogni tanto la famiglia portando dei fiori. Ma tra il figlio che ha ereditato la direzione e la sorella, donna moderna e con aspirazioni da manager, non corre buon sangue. Lei vorrebbe sostituirlo con un nuovo direttore del quale è innamorata e alla fine il poveretto perderà letteralmente la testa per lei perché sarà “decapitato”. Nella cucina dell’albergo, gestita da un cuoco nerboruto con tanto di coltello e motosega, finiranno tutti i clienti “scomodi”, mentre dopo una sparatoria finale la hall dell’albergo rimarrà desolatamente deserta.

Al Teatro Manzoni dal 13 al 16 marzo ore 20.45
 

Visto il 13-03-2014
al Manzoni di Milano (MI)