Il Teatro Prati riapre quest’anno, con una delle più simpatiche e divertenti commedie di Scarpetta, “I nipoti del sindaco”, festeggiando, tra l’altro, 10 anni di vita ed attività come spazio teatrale.
Colpisce subito, in questa commedia di equivoci, che vede sul palco collaboratori abituali della compagnia, la scelta indovinata degli interpreti per ciascun personaggio… forse può sembrare un po’ “azzardato” e poco credibile il travestimento della nipote del sindaco, ma a sminuire questo dettaglio, in compenso, c’è il camuffamento palesemente ironico e buffissimo del nipote.
I medesimi attori vestono i panni di più personaggi e giocano con le loro identità (e col pubblico) vestendo poi l’uno i panni dell’altro.
Ognuno nasconde le proprie pecche dietro le sembianze di qualcun altro, per guadagnarsi i favori del benestante Felice Sciosciammocca; i suoi nipoti, che fanno a gara in quanto a furbizia, finiscono col sembrare ai suoi occhi (piuttosto ingenui) dei veri “angeli”.
Fabio Gravina, con la sua espressività, caratterizza ogni personaggio dandone una rappresentazione unica, dall’impronta inconfondibile.
Tante le trovate semplici ma d’effetto, in questo testo: i giochi di parole, il teatro La Scala, confuso dalla nipote (che non conosce affatto Milano) con una scala delle tante che affollerebbero la città; la buffa e singolare direttrice dell’educandato che quando parla si da del “Noi” e chi più ne ha, più ne metta.
Le scenografie sono, come sempre, fantasiose e curate nel dettaglio
Roma, Teatro Prati, 10 Ottobre 2008
Visto il
al
Prati
di Roma
(RM)