Prosa
I PROMESSI SPOSI ALLA PROVA

La prova dei Promessi Sposi

La prova dei Promessi Sposi

Qualsiasi trasposizione cinematografica o teatrale non vale la lettura ragionata e goduta de I Promessi Sposi (come di molti altri romanzi), classico che non a torto continua a essere compreso nei programmi ministeriali della scuola italiana (anche se non si può negare che alcune parti siano decisamente non così affascinanti) non solo per la molteplicità dei contenuti tra cui l’aspetto patriottico abilmente celato, ma anche per lo sforzo compiuto dal Manzoni nella creazione dell’italiano.
Proprio per essere dovere scolastico il testo viene spesso sottovalutato, quindi non si può che apprezzare l’opera compiuta da Giovanni Testori il quale - definendolo “memoria eterna e, insieme, plorante e implorante: implorante la nostra comprensione; come se fosse, ed è, nostra madre...” - allo scopo di restituirne la memoria ai contemporanei nel 1984 ha scritto per Franco Parenti I promessi sposi alla prova, ricorrendo per presentarli secondo la sua visione al simpatico escamotage di una prova in cui maestro e allievi riuniti cercano di dare vita al romanzo.
Il primo è un esaltato di teatro, mentre i secondi, giovani un po’ abborracciati come altri coetanei, pur non essendo ancora entrati in medias res, subiscono in un certo qual modo il sottile fascino della scena.
Oggi, in occasione del 150 Anniversario dell’Unità d’Italia, la coppia Sandro Lombardi-Federico Tiezzi ripropone l’opera in prima nazionale presso l’affascinante Teatro Grassi (recentemente restaurato) dopo un lungo lavoro di preparazione attraverso cui ha cercato di ritrasmettere l’essenza dello spirito testoriano tra cui la sconfinata dichiarazione d’amore di Testori per la sua Milano sconfitta, ma non piegata e quindi incitata a reagire e a riprendersi.
Un omaggio di Tiezzi non solo al capoluogo lombardo, ma anche all’intero Paese la cui peste odierna e costituita dall’insieme dei “nuovi mali che affliggono la società come il degrado e l’omologazione del pensiero”.
Scarna la scenografia, nell’insieme buona la prova degli attori anche se rimangono alcune ombre.
 

Visto il 27-10-2010