Lirica
IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Un Barbiere di Siviglia che ha coinvolto gli spettatori

Un Barbiere di Siviglia che ha coinvolto gli spettatori

Il Barbiere di Siviglia è forse l’opera buffa più famosa: il numero delle rappresentazioni date nel mondo, la forza e la vitalità della sua storia, l’amore che gli appassionati gli hanno riservato, ne fanno uno dei titoli che sempre si vedono più volentieri.

Nel Barbiere dato a Parma c’era un motivo ulteriore, Leo Nucci. Confermando le aspettative, il baritono ne ha dato una superba e coinvolgente interpretazione: sulla scena Nucci è un vero mattatore, è Figaro, naturalmente, il palcoscenico è il suo mondo e qui egli mostra di faticare poco nel ruolo e di divertirsi assai, fin dal suo ingresso nel primo atto. Nucci ha concesso il bis senza pensarci due volte di “largo al factotum della città”, continuando poi con alcune divertenti varianti, quando, in omaggio alla città emiliana, il verso “siete ben fortunato, sui maccheroni il cacio v’è cascato” diventa “sugli anolini il parmigiano v’è cascato”. Nucci è assecondato dalla regia di Beppe De Tomasi, che calca i toni comici del testo, senza tuttavia proporre trovate particolari. Non mi è piaciuta la scena fissa di ferro battuto e vetro semitrasparente, ancor meno il grande rotolo musicale, che sembra una torah, spiegato all’inizio sul boccascena. Invece belli e tradizionali i costumi.

Buona la performance di Anna Bonitatibus, una Rosina civetta e leggiadra che sa essere intensa ed appassionata in “una voce poco fa”. Alfonso Antoniozzi (Bartolo) mostra, oltre una voce salda e di ponderata emissione, notevoli doti interpretative, mentre Riccardo Zanellato rende bene il suo Basilio. Mi ha meno convinto Raul Giménez (il Conte d’Almaviva), anche se è davvero piacevole la sua canzone a Rosina nel primo atto, mentre con perizia e passione suona la chitarra dal vivo. Maurizio Barbacini ha condotto l’orchestra del Regio con mestiere. Il coro è stato ben preparato, come sempre, da Martino Faggiani. Il Barbiere di Siviglia ha così coinvolto gli spettatori, molto calorosi, in un crescendo di risate ed emozioni musicali, con continui, meritati applausi.

Visto il 21-01-2005
al Regio di Parma (PR)