Nel verde di Villa Borghese si staglia una costruzione ecologica, tutta in legno e metallo, sulla quale campeggia la scritta "Teatro San Carlino", spazio che da quattro anni si dedica a una serrata programmazione di spettacoli di pupazzi e marionette traendo ispirazione non solo dalle consuete favole ma anche dalla letteratura (Urfaust di Goethe) e la
musica (da Pierino e il lupo di Prokoviev al Carnevale degli animali di Camille Saint-Saёns) per un pubblico di giovanissimi ma "anche per chi non si sente più bambino" come recita il ricco dépliant del programma. Le attività del teatro sono destinate non solo al pubblico delle famiglie ma anche a tutti gli appassionati dell'arte, che riconoscono nel teatro di figura le origini di un teatro libero e indipendente.
Attivo nei fine settimana e nei giorni festivi il teatro offre spettacoli differenziati con diverse repliche nell'arco della stessa giornata. Lo spettacolo cui abbiamo assistito è Il carnevale degli animali terza delle sei produzioni che il Teatro San
Carlino è chiamato a realizzare per il secondo anno all’interno del progetto Speciale Teatro, una clowneria teatrale con le musiche di Saint Saёns trascritte per il pianoforte ed eseguite dal maestro Luciano Deriotta. Dei tredici brani originali del Carnevale sette vengo eseguite dal vivo ispirando altrettante fantasie con i pupazzi: il
corteggiamento di un leone e una leonessa, una gallina saggia che cova delle uova e fa nascere dei pulcini, un'anatra e una tartaruga che si dedicano alle gare di corsa, un elefante (fatto interpretare a uno dei bambini presenti in sala), uno splendido cigno con dei strani compagni pennuti e non mancano nemmeno le ossa fossilizzate di un dinosauro che appaiono dal nulla... E' una gioia vedere i pupazzi muoversi, danzare, recitare con il solo movimento del corpo, sulle musiche di Saint Saёns artefici quattro artisti burattinai, Antonio Gargiulo, che accoglie il pubblico in sala coadiuvato da Giusi
Albanese, e che, a spettacolo iniziato, rimarranno dietro le quinte, ad animare molti dei pupazzi mentre il compito di
intrattenere il pubblico con le loro clownerie è di Yamila Suarez e Caterina Vitiello l'autrice dello spettacolo e vera mente del teatro di cui è direttrice artistica. Tra una battuta, il coinvolgimento dei bambini (e anche di qualche adulto) gli auguri fatti a una bambina per il suo compleanno, lo spettacolo propone un felice connubio tra musica e la magia del teatro dei
burattini(e dei pupazzi).
Quello che più di ogni altra cosa dimostra la riuscita dello spettacolo è la partecipazione attenta e critica dei bambini e delle bambine, seduti su due file di panche, veri ospiti d'onore dello spettacolo (i genitori sono relegati in fondo alla sala, lontano
dai bambini che assistono allo spettacolo da soli, insieme) che interagiscono con le due clown sollecite nel cogliere umori e battute del pubblico. Un pubblico che sa di poter criticare, gridare e commentare, in una parola, partecipare e che si prende tutto lo spazio che vuole, abilmente condotto da Yamila, alias Ciccio e da Cristina alias Pasticcio. Tra battute e commenti ironici (la gallina che ironizza sulla ...scansafaticaggine dei galli, pennuti e umani, nell'allevar bambini...) lo spettacolo scorre veloce e l'ora circa di durata trascorre, sembra, in pochi minuti.
Una tradizione che rischiava di andar perduta è felicemente ripresa da dei giovani artisti, intelligenti, bravi e sensibili che operano nell'ambito del teatro di figura divulgando con passione ed entusiasmo la tradizione del teatro dei burattini, patrimonio culturale di elevato valore artistico e popolare. A loro va tutto il nostro plauso e che meritano di essere visti e
visitati di frequente.
Roma, Teatro San Carlino, dal 18 al 24 febbraio 2009