Musical e varietà
IL CONTE DI MONTECRISTO - IL MUSICAL

Sono ben 27 - tra quelli c…


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Sono ben 27 - tra quelli cinematografici e televisivi- gli adattamenti del romanzo "Il Conte di Montecristo", scritto nel 1846 da Alexandre Dumas. Certamente, lo scrittore non poteva immaginare che, 160 anni dopo, due giovani autori italiani, Robert Steiner e Francesco Marchetti, da quest'opera avrebbero tratto un musical! Quella a cui abbiamo assistito in prima assoluta a Roma è una versione in concerto di questo nuovo lavoro, che ha fatto respirare al pubblico quell'atmosfera che di solito cattura gli appassionati di musical in certi allestimenti londinesi o americani. La storia di Edmond Dantes la sappiamo. Quello che è interessante da notare, invece, è che questo spettacolo ha riunito sul palcoscenico alcuni tra i più apprezzati performers del musical nostrano. Ad accompagnare gli spettatori durante la vicenda è stato Stefano De Sando, uno dei più noti doppiatori italiani (sua è la voce di attori come Robert De Niro e Gerard Depardieu, n.d.r.) Robert Steiner è un convincente Edmond Dantes, e con la sua voce calda e poderosa oltre ogni limite travalica l'emotività del personaggio e lo rende ancora più umano e desideroso di portare a termine i suoi propositi di vendetta. Laurent Ban, nei panni del procuratore Villefort, non è per nulla freddo, ma rappresenta in modo perfettamente bilanciato un severo ideale di giustizia (che però userà per motivazioni poco nobili) e il tormento di un uomo che deve compiere una scelta tra la propria salvezza e la rovina di un innocente. Gianfranco Phino, nel ruolo del locandiere ubriacone Caderousse, sul palcoscenico mostra l'essenza comica di un carattere. Molto promettenti Chiara Di Bari e Gaetano Scalone, che interpretano Valentine e Maximilien, i due giovani innamorati destinati a un amore quasi impossibile. L'unità di questo spettacolo è garantita dalla regia di un maestro dello spettacolo italiano: Gino Landi, che ha diretto gli attori, il coro e gli acrobati, in maniera molto curata nei minimi dettagli. Un regista al quale tutto il cast si è piotuto affidare, e questo il pubblico lo ha percepito. Ci sono, però, un paio di cose ched non convincono in questo spettacolo, in primo luogo un'acustica certamente poco adeguata; oltre alla presenza di alcuni brani che sembrano voler "allungare" la storia, rallentandone il ritmo. Nonostante ciò, ci auguriamo che un eventuale tournée di questo spettacolo abbia un successo pari a quello riscosso da questa serata.

Visto il 28-09-2007
al Villa Doria Pamphilj di Roma (RM)