Prosa
IL CORO LIVE

Il coro live

Il coro live
Il coro è un thriller psicologico dai tratti grotteschi e surreali. La vicenda criminosa si incentra sulla truffa ai danni di una vecchietta che affitta la cantina ad una banda di improbabili malviventi, spacciatisi per coro di voci bianche, il cui piano è svaligiare, scavando un tunnel, il caveau del limitrofo casino. La trama è spunto di eccessi e di manifestazioni gratuite di frustrazioni e violenze da parte delle protagoniste (tutte donne tranne un componente della banda travestito rocambolescamente da fanciulla dall'ugola d'oro), incapaci di esprimersi se non in modo concitato e manesco. Sin dall'inizio tutto è sopra le righe, dall' improbabile progetto del furto alla bigotteria antiquata della padrona di casa, dal comportamento truculento e ottuso dei protagonisti alle debolezze che i loro caratteri rivelano. Il ritmo è veloce come il senso di affanno che le continue visite nella cantina da parte di Polly, la vecchietta padrona di casa, causano durante i lavori di scavo, nascosti con le scuse più inverosimili. L'effetto accelerato è accentuato, al momento del furto del denaro, dall'escamotage scenico delle luci stromboscopiche, che regalano fotogrammi esilaranti e degni delle comiche da film muto. L'eccesso e il paradosso consentono di usare la violenza verbale e gestuale con esiti comici, accentuando le carenze affettive e psicologiche dei protagonisti, altrimenti brutali, che hanno accessi di amore nei confronti di un esplosivo o di commozione per un biscotto loro offerto. Tutto è lecito in un contesto sopra le righe, anche aulici discorsi autocelebrativi della mente criminale della banda, femme fatale priva di scrupoli, che dipingono l'impresa di un'accozzaglia di bruti al femminile come una sfida di epico eroismo. Il taglio registico è volto all'accentuazione del noir e degli aspetti truculenti, in un crescendo che vede i protagonisti uccidersi vicendevolmente in modo persino involontario e comico. Lo spettacolo, in questa edizione, è stato accompagnato dalla sottolineatura vocale e musicale dei Soul Kitchen, duo formato da Laura Tartuferi e Gege Picollo. Loro i suoni, i rumori e il canto del finto coro, atto a coprire i rumori degli scavi nella cantina. Una pièce riuscita e una versione live che ha regalato un'immediatezza particolarmente godibile. La serata del 4 ottobre ad Alessandria ha inaugurato l'apertura del teatro San Francesco con la gestione della compagnia Stregatti e ha visto la presentazione della prossima stagione teatrale nell'ambito di una festa conclusasi con il concerto dei Soul Kitchen. Un evento di notevole importanza ad Alessandria, accolto da un pubblico accorso numeroso.
Visto il 04-10-2013
al S. Francesco di Alessandria (AL)