Prosa
IL FANTOCCIO

Il Fantoccio di Marco Manchis…

Il Fantoccio di Marco Manchis…
Il Fantoccio di Marco Manchisi rientra nel progetto voluto da Massimiliano Civica “Facciamo insieme teatro”; un percorso triennale di formazione e spettacolo per sei giovani attori della Compagnia della Tosse, ogni anno, guidati da un diverso capocomico. La scorsa stagione era stato Claudio Morganti a guidare i sei giovani attori nel percorso di formazione che portò all’allestimento di Woyzeck; quest’anno il ruolo di capocomico è toccato al giovane regista napoletano. Lo spettacolo prende spunto da alcuni dipinti di Goya e in modo particolare si rifà a quella fase in cui la pittura dell’artista spagnolo, emancipatasi, finalmente, dai condizionamenti dei committenti, diventa più libera generando quelle immagini grottesche e visionarie che lo hanno reso famoso. Il protagonista, Gaspare Melchiorri, deriva anch’egli da un dipinto di Goya, quello che ritrae Gaspar Melchor de Jovellanos, un innocuo ministro della giustizia, seduto e con lo sguardo rilassato, consapevole delle sue scelte, condizione che, peraltro, caratterizza anche la personalità del protagonista. In scena, una giovane compagnia, alle prese con un’ingiunzione di sfratto, si appresta ad abbandonare un teatro dichiarato inagibile. Sei attori si muovono sulla scena come dei “fantocci”; “disidratati” della loro essenza vitale avanzano come dei robot guidati dal burattinaio “Corocchiello”. Gaspare Melchiorri, un semplice e onesto impiegato comunale, recatosi in teatro per invitare gli attori ad abbandonare il teatro, si trova d’improvviso coinvolto in un labirinto di suggestioni oniriche e bizzarre, in cui gli attori-fantocci, attraverso i personaggi shakespeariani, si manifestano a lui come proiezioni dei suoi stessi familiari. Lo stuzzicano, lo spaventano, pretendono chiarimenti, trascinandolo prepotentemente davanti ai suoi drammi privati. Come in una processione di ombre vediamo susseguirsi sul palco, uno dietro l’altro, i fantasmi della sua coscienza; la sua vita viene trascinata sulla scena e mentre i fantocci, ritornati umani abbandonano il teatro, il protagonista finisce, invece, per trasformarsi, a sua volta, in attore-fantoccio. Uno spettacolo che Marco Manchisi ha costruito insieme ai suoi giovani attori, coinvolgendoli nella stesura del testo e rendendoli protagonisti della creazione. Oltre ai sei giovani attori, in scena, il bravo Alberto Bergamini, attore storico della Tosse, qui nei panni del protagonista, Valeria Pilia e lo stesso Manchisi. Spettacolo interessante, attori bravi ma una messinscena, forse, poco convincente.
Visto il 23-04-2009
al Della Tosse di Genova (GE)