Musical e varietà
IL GIORNO DELLA TARTARUGA

Nella stagione che si sta avv…

Nella stagione che si sta avv…
Nella stagione che si sta avviando alla conclusione, è tornato sulle scene un doveroso omaggio a Garinei e Giovannini, il riallestimento de “Il giorno della tartaruga”, commedia con musiche di Rascel, scritta cob Franciosa e Magni. Questa nuova edizione è prodotta dalla Compagnia della Rancia e ATI Il Sistina, per la regia di Saverio Marconi. Dopo alcuni mesi di rodaggio, la commedia arriva – ultima tappa prima della pausa estiva – al Teatro Alfieri di Torino. E questa volta sul palco ci sono due giovani attori: Chiara Noschese e Christian Ginepro. Chi scrive, un po’ volutamente e un po’ inconsciamente non ha avuto vedere in video la versione del 1964, con protagonisti Walter Chiari e Delia Scala. Ma i paragoni non sono assolutamente necessari: ho visto sul palcoscenico due nuove leve del teatro musicale italiano che si dimostrano essere una garanzia per il futuro. Nei panni di Lorenzo e Maria, la Noschese e Ginepro danno vita ai loro personaggi in modo frenetico, con sorprendenti cambi di costume e uno spiccato talento nell’uso dei dialetti regionali italiani. Le scaramucce di una tipica coppia nei mitici Anni ’60 diventano metafora della vita di coppia che tutti noi abbiamo sotto gli occhi al giorno d’oggi, passati quarant’anni: stesse dinamiche, stesse ripicche, forse un concetto di amore coniugale leggermente modificato in qualcosa dato per scontato, che non necessita più di una decisa conquista. Si litiga (e ci si ama) dall’inizio alla fine in questa commedia e l’elemento che si apprezza più degli altri è la “confezione” intorno allo spettacolo, che trasporta davvero gli spettatori in un viaggio nel ricordo degli anni del boom economico (non a caso, lo spettacolo si apre con successi musicali di quel periodo, da “Non ho l’età” a “Come te non c’è nessuno”, n.d.r.). Gradevole e funzionale l’impianto scenico di Gabriele Moreschi, un motore davvero efficace per introdurre gli spettatori nelle numerose situazioni che rendono questo spettacolo spassosissimo, grazie soprattutto alla versatilità dei due protagonisti. Torino, Teatro Alfieri, 13 maggio 2008
Visto il
al Metropolitan di Catania (CT)