Straordinari ballerini diventano personaggi fiabeschi, e il palco si trasforma in un mondo immaginario. In una danza originale tecnicamente infallibile.
Dalla realtà alla finzione
Da uno scenario realistico a un mondo immaginario. Così lo spettatore, all’apertura del sipario, viene immediatamente coinvolto nella quotidianità del lavoro dei ballerini, immedesimato nelle loro fatiche e realisticamente trascinato in una realtà –si presume- diversa dalla propria ma pur sempre realtà: quasi subito però la scenografia cambia, la concretezza diventa fantasia e il pubblico viene calato in tre semplici ma tanto emozionanti fiabe. Un passaggio graduale ma efficace nel messaggio, forse voluto o forse no, di contrapposizione tra tangibilità e astrattezza, tra materialità e magia.
Due illustri protagonisti e un eccezionale corpo di ballo
Riportano come sempre alla perfezione, tanto tecnica quanto espressiva, le due stelle Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, protagonisti indiscussi.
Non da meno il corpo di ballo, coinvolgente e comunicativo in tutte le vesti, nonchè tecnicamente ineccepibile.
Una danza per tutti
Un balletto “puro”, di “vera danza”, coreograficamente curato in ogni dettaglio, dalla tecnica, alla scenografia, dall’espressività ai costumi. Uno spettacolo però allo stesso tempo semplice, essenziale e diretto, adatto agli adulti come ai bambini – e lo dimostra una platea rapita-, entrambi curiosi di addentrarsi in mondi sconosciuti.