Prosa
IL MARE

L'Italietta che arranca nella storia

L'Italietta che arranca nella storia

Lo spettacolo "Il mare" di Paolo Poli, al Teatro Sala Umberto fino al 18 dicembre 2011, ha indubbiamente il merito di riportare all'attenzione degli spettatori l'opera della scrittrice Anna Maria Ortese.  Con quattro valenti attori-ballerini (Mauro Barbiero, Fabrizio Casagrande, Alberto Gamberini, Giovanni Siniscalco) l'artista fiorentino propone deliziosi "siparietti" tratti da racconti della Ortese, alternandoli con "canzoni" che vanno dal 1930 al 1970.

In particolare i racconti che ispirano la recitazione in palcoscenico sono stati liberamente tratti dai libri "Angelici dolori" del 1937 e "Il mare non bagna Napoli" del 1953. La scena è "arredata" da fondali retrò di Emanuele Luzzati che enfatizzano la pittura popolare del Novecento.

"Il mare non bagna Napoli" è un libro che fece scalpore, molto criticato nella città partenopea  anche perché la scrittrice mise alla berlina la nuova scena letteraria cittadina. E non a tutti piacque il suo approccio, il suo voler raccontare una Napoli magnifica e tragica allo stesso tempo: l'incanto per la terra e le sue bellezze naturali,  il disincanto per i suoi abitanti.

"La scrittrice quando non si commuove - annoterà Erri De Luca nel 1994 - sostituisce a questa mancanza  una prosa caustica". Nella traduzione teatrale di Poli dell'opera letteraria , molte critiche di Ortese passano in secondo piano ed emerge un'atmosfera quasi onirica e surreale.

Dell'Ortese Poli ha voluto cogliere  la nostalgia struggente e quelle che possono essere considerate "asprezze" della sua visione passano in secondo piano. Che si parli di  Napoli o di un altro luogo poco importa sul palcoscenico (da ciò crediamo il titolo semplificato della rappresentazione "Il mare", che pur conserva in sè tante suggestioni letterarie e metaforiche).

C'è un'atmosfera da avanspettacolo, giullare, apparentemente ilare. Tutto è "polizzato"... e la recitazione "en travesti" rende la pièce ancor più ironica, tragicomica. Si alternano "figure e figurine" di un'Italietta, bagnata dal mare, che arranca nella storia, a suon di marcette e canzonette.

Visto il 06-12-2011
al Sala Umberto di Roma (RM)