Una “movimentata” azione teatrale slow motion tra quattro personaggi (sulle memorabili note di Momenti di gloria), in un interno borghese ben arredato – la scenografia è firmata da Gianluca Amodio – è lo spunto per fare in modo che tre di loro si presentino al pubblico, spiegando come sono arrivati a quel punto.
Romeo (Fabio Ferrari) e Sofia (Silvia Delfino) convivono da quattro anni. Lei è una donna in carriera, impiegata in un’importante agenzia pubblicitaria; lui ha scelto di fare il casalingo e, tra le altre cose, pulisce la casa, scatenandosi sulle note di Mamma Mia!, degli ABBA (un vero spasso!).
I due hanno opinioni diverse anche sul matrimonio. Michelina (Pia Engleberth), madre di Romeo, la sera del compleanno di suo figlio, si autoinvita a cena a casa della coppia: è una donna all’antica e, in base ai suoi principi, è l’uomo che deve badare al sostentamento familiare, mentre alla donna spetta occuparsi del focolare domestico. Romeo non può più evitare l’incontro tra le due donne e allora, per salvare le apparenze, propone a Sofia di inscenare una commedia, solo per la madre, nella quale lui lavora e Sofia fa la casalinga. Ma Sofia è negata in cucina e, in un turbinio di esilaranti equivoci, la verità verrà a galla, portando con sé anche un doppio lieto fine, complice l’arrivo nell’appartamento del datore di lavoro di Sofia, Gian Cosimo Borlotti (Maurizio D’Agostino).
Il matrimonio nuoce gravemente alla salute è una novità per l’Italia; la versione nostrana è un progetto artistico di Gianluca Ramazzotti, con l’accurata regia di Massimo Natale; l’unico rammarico è che l’argomento della commedia – il matrimonio – viene solamente “sfiorato” da quanto vediamo accadere sul palcoscenico. Ecco perché gli attori si mettono ancora più in gioco, cercando un’interazione con il pubblico: un espediente apprezzato, ma anche un limite. Per quanto sia divertente vedere Fabio Ferrari e Pia Engleberth muoversi in platea, rendendo partecipe il pubblico circa le proprie convinzioni sulle relazioni e sulla vita, in particolare quella matrimoniale, questo tipo di approccio appare “legarsi forzatamente” al testo della commedia, al punto da risultare superfluo, nel momento in cui gli attori tornano a recitare sul palcoscenico.
Comunque, in questa commedia francese - una delle più viste in Francia negli ultimi anni - si ride tanto e anche con gusto.