È un tema, quello del matrimonio, che crea un grande dibattito di questi tempi. Così, il titolo provocatorio della commedia: "Il matrimonio nuoce gravemente alla salute", in scena al Teatro Martinitt di Milano, suscita almeno curiosità. Si assiste a questa spassosa commedia per scoprire come si parlerà di questo tema caldo, anzi, bollente.
Il testo originale è francese e in madre patria questa drammaturgia contemporanea sta riscuotendo un buon successo. Si tratta di una storia divertente a partire dal suo stesso principio dinamico: lei e lui, Sofia e Romeo, innamorati, conviventi e non sposati; lei è agente pubblicitaria di una famosa agenzia con uno stipendio invidiabile; lui, casalingo quarantenne. La madre di lui: "una donna di sani principi", vedova, "quella che Freud definirebbe 'una presenza ingombrante' " -e non sa niente della situazione in casa di suo figlio, guai se lo scoprisse. Da ultimo il personaggio forse più geniale: Borlotti, il capo di Sofia.
Com'è possibile che i quattro si trovino tutti insieme nella stessa casa, senza che si scateni una bufera (di risate, ovviamente)? Impossibile. Soprattutto se Romeo pensa bene di nascondere il ruolo "non convenzionale" che ha assunto in quella casa alla madre, già contrariata per il fatto che i due non siano sposati. Dunque mente, e racconta che 'l'uomo di casa' è lui e che è sempre lui a portare a casa lo stipendio. Quando poi arriva nell'appartamento anche il capo di Sofia… Vi lascio immaginare.
È una commedia spassosa, costruita con battute argute e tanta ironia, anche se di tanto in tanto corre il rischio di fissarsi su una gag divertente, che però finisce per essere tirata troppo per le lunghe. Interessanti anche i momenti di dialogo con il pubblico, peccato che sia l'unico momento in cui di matrimonio si parla veramente, ma in modo anti-moralistico al punto che il discorso risulti forzato, anche perché, questo vale per tutta la commedia, il giudizio sul tema emerge da un unico punto di vista: si sente la mancanza di un dialogo tra due modi diversi di vivere la stessa cosa.
Tutto considerato, questa commedia merita sicuramente di essere vista per la sua semplice e generosa comicità.