Luigi Pirandello affronta per la terza volta il tema del matrimonio bianco e la regista Liliana Cavani e il protagonista Geppy Gleijeses rielaborano questo dramma dell'unione di facciata.
Ne Il piacere dell'onestà Luigi Pirandello affronta per la terza volta il tema del matrimonio bianco e la regista Liliana Cavani e il protagonista Geppy Gleijeses rielaborano questo dramma dell'unione di facciata, della famiglia mascherata per rimedio a quella “mascariata”, termine siciliano che deriva dallo stesso etimo ma che indica la diffamazione, la denigrazione, l'ingiuria, il risultato dell'odierna macchina del fango.
C'è quindi da ridare rispettabilità a Agata (Vanessa Gravina), signorina in attesa di un bambino e amante del marchese Fabio Colli (Leandro Amato), il quale non può legittimare né concubina né figlio in quanto già coniugato. E colui che può ricostruire la facciata di onorabilità della famiglia illecita è Angelo Baldovino (Geppy Gleijeses), un vizioso, un fallito, un uomo pronto a tutto per denaro, che per questa montatura viene reclutato da Maurizio Setti (Maximilian Nisi). Baldovino accetta la funzione di marito in bianco ma richiede una condizione: lui, rivestito di finta onestà, chiede al marchese altrettanta onestà e la richiede non solo a lui: “Onesto io, onesti tutti. Per forza!”.
Il processo compassato da maschera a coscienza, l'evoluzione moderna della Cavani
Liliana Cavani imposta un dramma senza tempo e senza caratteristiche antropologiche particolari. Non individua alcun connotato geografico né temporale della famiglia nobile-borghese-industriale; la stessa scenografia (di Leila Fteita) muta i riferimenti oggettivi ad ogni cambio scena: il mobile classico o il tavolo da snooker e i mobili di design moderno ci invitano a considerare un luogo senza tempo.
La regia impone una recitazione moderata e razionale quanto i riferimenti filosofici del testo (il derelitto Baldovino cita Cartesio), quanto il dibattito morale che permea l'opera pirandelliana. Liliana Cavani priva le interpretazioni di emozionalità forti, di toni rutilanti, un effetto che porta a considerare essenziale il testo, fondamentale la parola, basilare l'argomentazione, il senno invece che la commozione.
Il rigetto sociale della maschera incarnata
Baldovino ha sposato per finta una donna, ma sul serio ha sposato l'onestà e nel suo “piacere” trascina anche Agata che comincia a negarsi all'amante, per dedicarsi al figlio neonato. Fabio Colli decide che è il momento di espellere il marito in bianco, è il momento di cavare la maschera rispettabile di Baldovino, di riportarlo alla vecchia fosca realtà e l'unico modo è quello di simulare un furto e addebitarglielo. Ma in tal modo si infangherà anche il nome del bambino che porta il suo nome.
E' il momento in cui Liliana Cavani concede a Geppy Gleijeses di esprimere la passionalità dell'uomo cambiato, il sentimento della persona riabilitata dagli affetti e dal piacere dell'onestà; di sfoggiare la forza di affrontare una lotta per il bene, il bene della creatura che non gli appartiene ma che porta il suo nome. Baldovino è pronto a scompaginare ogni facciata perbenista con la stessa decisione con cui manda all'aria i pezzi della scacchiera. Baldovino è disposto a lasciare libero il campo e di andarsene ma solo a un patto: che il marchese confessi il furto e il suo piano per cacciarlo di casa. Che si scopra chi è onesto e chi no.
L'onestà è una nuova vita, non uno slogan
“E' più facile essere eroe che galantuomo, galantuomo devi esserlo sempre”, sono parole del losco Baldovino, del vecchio Baldovino. Ora invece è un altro, ed è pronto a raccogliere armi e bagagli, pronto a lasciare casa, a cedere il campo a Fabio Colli, per mettere distanza fra lui e quel finto conformismo, quel confezionato perbenismo, quella rettitudine di facciata. Ma Agata mette alla porta l'amante e piange insieme a suo marito, dandogli la forza di ribattere all'accusa di furto. Baldovino ha una forza nuova, ha una motivazione per controbattere all'infamia, anzi due: moglie e figlio, il futuro.
“So bene ora, come debbo dir loro” è la battuta finale di Geppy Gleijeses che scatena l'applauso finale del pubblico, applauso che si è protratto per tutto il cast, un applauso prolungato che ha commosso lo stesso protagonista. Ma cosa dirà Baldovino - Gleijeses resta solo una supposizione di ogni spettatore.