In uno straripare generale di concerti d'ogni genere chiamati in sale grandi e piccole a chiudere in pompa magna l'anno in scadenza, oppure ad aprire l'anno in arrivo, il Teatro Comunale di Ferrara ha pensato un po' più in grande. Mettendo in piedi, con la collaborazione di InScena e della Compagnia Corrado Abbati – un nome, una garanzia – una nuova produzione de Il pipistrello di Johann Strauss junior, il re dell'operetta viennese.
Piéce spassosa e colma di bella musica, tutta giocata su equivoci e travestimenti, adattata ed offerta in italiano. Ghiotta occasione di divertimento per il pubblico del capoluogo emiliano, potendo chiudere il 2022 in allegra serenità.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
L'orchestra prende possesso del palcoscenico
L'Orchestra Città di Ferrara, presente a ranghi pieni è disposta direttamente sul palco, in posizione arretrata ma bene in vista, separata da pochi candidi arredi di scena. La dirige con leggera speditezza, e sfavillio di timbri e colori Marco Fiorini, che pur voltando le spalle agli interpreti non perde mai la bussola, e regge a dovere, sino in fondo, i fili dello spettacolo. D'altronde questa partitura la conosce a menadito, avendola già portata in svariati teatri.
Per i cantanti, andiamo in ordine di entrata. La cameriera Adele vede in campo una brillante Tania Bussi; Rosalinde gode della spigliatezza recitativa e della morbida voce sopranile di Scilla Cristiano; Alfred è reso con incontenibile verve dal tenore spagnolo Jesús Piňeiro.
Gabriel trova nel tenore Alessandro Fantoni un impetuoso e malizioso interprete; l'avvocato Blind è reso da Marcandrea Mingioni; il bravo e disinvolto Francesco Bossi rende bene il vendicativo Falke.
E poi: Frank, il direttore del carcere è ben recitato da Maurizio Leoni; Isabella Gilli è Ida; il Principe Orlofsky viene tratteggiato con garbata ricercatezza dal mezzosoprano Camilla Antonini; spiritoso il secondino Frosch di Alessio Cioni.
Buon servizio con poche cose
La prospettiva scenica l'ha ideata lo studio Inscena Art Design: un po' minimalistica forse, ma ad ogni modo perfettamente adeguata allo scopo. E poi ci sono vivaci videoproiezioni ad arricchirla. Animata regia e snella drammaturgia sono di Corrado Abbati – una colonna portante del repertorio operettistico - che imposta uno spettacolo movimentato e divertente al punto giusto, senza mai strafare.
La recitazione è comica quanto serve, non troppo caricata; le battute cadono sempre al punto giusto; la complicità del pubblico sollecitata con arguti, accattivanti escamotages. E non son mancate, va da sé, le ripetute passerelle fra gli spettatori.
Anche i momenti danzati sono inseriti con accortezza, siano essi di supporto all'azione o da godersi da soli: le vivaci coreografie, affidate a sei giovani ed efficienti ballerini del Balletto di Parma, le ha impostate Francesco Frola.
Cosa importante per chi ci legge, la prima delle due recite in cartellone è ora disponibile gratuitamente a tutti gli appassionati della 'piccola lirica' sul portale OperaStreaming.