Prosa
IL POPOLO NON HA IL PANE? DIAMOGLI LE BRIOCHES

E’ Amleto il centro nevralgic…

E’ Amleto il centro nevralgic…
E’ Amleto il centro nevralgico dello spettacolo Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioches, scritto da Filippo Timi, che lo dirige insieme a Stefania De Santis. In questo spettacolo, autore e regista, ma soprattutto mattatore sul palcoscenico, dove Timi interpreta non più il tragico principe di Danimarca, ma un ironico e folle sovrano, che alterna con maestria comicità e riflessione. Un titolo così emblematico presuppone che se ne comprenda a fondo il significato: la frase storica attribuita (senza certezza assoluta) a Maria Antonietta trova, nel testo scritto da Timi, un suo compimento di senso, in una frase pronunciata da Ameto di fronte a Ofelia: “Ofelia, io non sono impazzito: ho soltanto voglia di ballare”. Meritano di essere citati tutti gli altri attori, verso i quali l’Amleto di Timi si pone quasi come un regista dispotico: Lucia Mascino Luca Pignagnoli, Marina Rocco (vista in tv nella fiction Tutti pazzi per amore, n.d.r.) e Paola Fresa nei panni di Ofelia. Lodevole il commento musicale, che spazia dal repertorio classico (su tutti spicca il celeberrimo valzer Sul bel Danubio blu, n.d.r.) alla musica contemporanea d’autore; eppure c’è da osservare quanto il testo diventi qua e là spudorato nell’uso del linguaggio (si distinguono chiaramente un paio di bestemmie), ma si tratta dell’unico neo di uno spettacolo rappresentato con maestria, che, quand’anche scivolasse nel trash, non dovrebbe sorprendere, poiché su questo terreno, per sua stessa ammissione, Timi ci sguazza.
Visto il 31-10-2009
al Carignano di Torino (TO)