Prosa
IL PRINCIPE ABUSIVO A TEATRO

L'amore non è abusivo

L'amore non è abusivo

Tratto dal film d’esordio di Alessandro Siani, Il principe abusivo – successo al box office nel 2013 -  torna in tour nei teatri italiani. Ecco allora riunirsi nuovamente - anche sul palcoscenico - la coppia cinematografica formata da Siani, nei panni di Antonio De Biase, spiantato napoletano che sbarca il lunario facendo da cavia volontaria per i test sui medicinali delle case farmaceutiche ed è un maestro nell’arte dello “scrocco”, e Christian De Sica, accolto sempre calorosamente dal pubblico nel ruolo di Anastasio, ciambellano di corte in un piccolo regno dell’Europa nord-occidentale, dove una principessa triste (Elena Cucci) ha bisogno di dare uno “scossone” alla sua popolarità.
Proprio per questo, il “povero” sarà assunto in qualità di “principe abusivo” e, come in ogni favola degna di questo nome, l’amore trionfa sulle differenze… e vissero tutti felici e contenti.

Un adattamento teatrale, sotto forma di commedia con musiche originali di Umberto Scipione, che nella sostanza “riproduce” fedelmente il copione del film. Ma, fin dal classico C’era una volta interpretato con disinvolta eleganza da Alessio Schiavo e Claudia Miele, che introducono il pubblico in un’atmosfera da favola (situazione che si ripeterà anche nel finale, ndr.), il pubblico prende atto che lo spettacolo è molto di più di una mise en scène di un copione realizzato per il grande schermo.

Merito in gran parte delle scenografie di Roberto Crea, un perfetto connubio tra i sontuosi ambienti interni - realisticamente “da favola” - del principato (salone delle feste, dependance) e la cura dei dettagli nella Napoli dei giorni nostri (interni ed esterni, fino al meno “ingombrante” oggetto di scena), supportate da videoproiezioni animate su fondale, che generano un continuo colpo d’occhio dal quale non si può restare delusi.

In linea con le aspettative, la coppia Alessandro Siani-Christian De Sica funziona anche sul palcoscenico. Quest’ultimo dà il meglio di sé non solo in quando è in scena accanto al comico partenopeo, ma con tutti gli altri personaggi (strizzando forse un po’ troppo l’occhio a memorabili scene tratte da musical come La Bella e la Bestia e Cantando sotto la pioggia, ndr.), e in particolare nei momenti che lo vedono dividere il palco con la prorompente Jessica (Stefania De Francesco), aspirante ballerina di (ultima) fila, cugina di Antonio.

Siani  è mattatore in una infinita serie di situazioni (due su tutte, il surreale volo verso il principato e l’irresistibile ambiguità della scena della cena al ristorante con la principessa Letizia, ndr.). Particolarmente esilaranti le scene che lo coinvolgono insieme con gli attori Antonio Fiorillo e Lello Musella, ovvero gli inseparabili amici di Antonio. Momenti che scatenano l’immediata (e prolungata) reazione  entusiastica del pubblico (tra risate e applausi che sembrano non terminare mai), al punto da “costringere” Siani (e, di conseguenza, gli altri interpreti) a “estraniarsi” momentaneamente dal copione, ricorrendo molto spesso all’improvvisazione.

In chiusura, tutta la compagnia saluta il pubblico cantando, con Siani e De Sica che riproducono sul palco l’immagine del manifesto dello spettacolo.

Se non si trattasse di una ripresa, si potrebbe affermare, senza tema di smentita, di aver assistito alla novità più interessante della stagione. Uno spettacolo che certamente vale la pena di vedere. E fino ad aprile le occasioni in giro per l’Italia non mancheranno.

Visto il 09-02-2017
al Alfieri di Torino (TO)