Il pubblico del Teatro Libero è sempre molto numeroso e generoso con gli artisti che si esibiscono. E non smentisce la propria calorosa accoglienza neppure allo spettacolo dei PersiXPersi.
“Il Sabato nel Villaggio” nel titolo sembrerebbe prendere spunto dalla famosa poesia di Leopardi e nel testo dalla altrettanto famosa poetica del “fanciullino”di Pascoli. Viceversa il riferimento ai due poeti è solamente un abbaglio iniziale, poiché niente altro nello spettacolo è riconducibile in alcun modo a tematiche di alto livello come quelle menzionate.
Tutto inizia un sabato al parco, un pomeriggio come altri, trascorso tra bambini che giocano, abitanti del quartiere che cercano refrigerio all’aperto e i due giovani protagonisti, che perdono tempo su una panchina al sole.
Tra improbabili tamarindi estinti e mosche bevitrici di integratori energetici si snoda una vicenda che definire surreale non basta. Le disquisizioni assurde e irrealistiche sugli scivoli e le altalene, porta i due compari al duro scontro con la realtà e al desiderio di trovare un lavoro per emanciparsi.
Ovviamente l’impiego trovato risulterà essere oltre ogni paradosso possibile: impiegati l’uno come assistenti della Morte, al call senter del servizio clienti di Belzebù l’altro.
I dialoghi sono incentrati sugli stereotipi più banali del mammone italiano, l’ultratrentenne che vive in casa con i genitori, mantenuto, nonostante la non più giovane età.
I luoghi comuni si sprecano e si moltiplicano senza limite, quando poi la comicità precipita sulle battute a sfondo religioso, è chiaro che di peggio non si poteva fare. I giochi di parole sono constanti e continui durante tutto lo spettacolo, le situazioni raffazzonate e scollegate, il risultato è deludente.
Uno spettacolo scanzonato dalla struttura inconsistente, che le colte citazioni musicali –da Faurè a Einaudi- non bastano a risollevare.
Il pubblico pare apprezzare molto questa comicità facilotta: gli è che questo finale di luglio concede anche spazio a questi esperimenti.
Milano, Teatro Libero 24 luglio 2007
Visto il
al
Libero
di Milano
(MI)