Prosa
IL SOGNO DI UNA VITA

La nuda verità della vita

La nuda verità della vita

Due atti unici talmente “totalizzanti” da stare in piedi anche da soli, separatamente. Il sogno di una vita è uno spettacolo scritto è diretto da Alessandro Prete (anche interprete in scena) che racconta l’ultima notte di cinque ragazzi nell’orfanotrofio nel quale sono cresciuti, come una famiglia, condividendo sogni e la speranza di un futuro migliore. Quattro di loro (Manuel, Yuri, Simone e Renzo), si ritrovano ormai trentenni, in occasione di una circostanza poco piacevole, dopo aver già subito (proprio quell’ultima notte anni prima)  la perdita di un compagno, Luca (Giuseppe Maggio).
Quattro esistenze (forse) realizzate, ma non del tutto inconsapevoli, un sogno che continua a essere una speranza di migliorarsi, perché a un certo punto nella vita arriva il momento di smettere di preoccuparsi di quello che ci aspetta fuori, affrontandolo. Ecco perché Yuri, Simone trentenni (Marco Vivio, Marco Stabile  Federico Perrotta) sublimano  le loro disillusione con una “sfida” in stile Mortal Kombat, come già fecero a vent’anni.
Uno spettacolo dal forte impatto riflessivo, che raramente scade nella retorica, dove la genuina recitazione di tutti i giovani interpreti del primo atto (Maggio, Ferrara, Belpulsi, Carosio, Oetiker) lascia nello spettatore un’impronta profonda. E paradossalmente, il secondo atto, dove protagonista è la vita adulta (con imprevisti e delusioni sempre dietro l’angolo) si interiorizza con altrettanta adeguata disinvoltura.
Al primo atto partecipa il noto attore e doppiatore Roberto Pedicini, nel ruolo di Pasquale, violento e tormentato “educatore” dell’orfanotrofio.
Il sogno di una vita è in scena al Teatro Ghione fino al 22 febbraio (domenica, ore 17, replica per i non vedenti).

Visto il 18-02-2015
al Ghione di Roma (RM)