“Aprimmo gli spettacoli con una commedia che s'intitolava Il Teatro Comico”.
Bauli, bustini, maschere e panciotti hanno sfilato ieri sera sul palco del San Babila di Milano con la messinscena de “Il Teatro Comico” di Carlo Goldoni.
Ciò che fu il manifesto della riforma teatrale del grande autore veneziano ci viene oggi riproposto da Marco Bernardi attraverso uno spettacolo caratterizzato da una assoluta fedeltà all'originale goldoniano.
Gli attori della compagnia, attesi da un impaziente capocomico, escono dal fondo della platea e, sfilando fra il pubblico, giungono sul palcoscenico per dare inizio alla prova della farsa “Il padre rivale del figlio”.
La divisione fra scena e pubblico è spezzata, la “quarta parete” abbattuta, ed è così che la prova si trasforma in una occasione per rendere note al pubblico le numerosissime novità apportate da Goldoni e dalla sua riformata commedia di carattere.
Spetta ad un magistrale Carlo Simoni il compito di indottrinare il gruppo di attori capeggiati da una spumeggiante Patrizia Milani.
Ben più di una risata suscita la briosa performance di Roberto Tesconi, impegnato nell'interpretazione dello strampalato poeta Lelio, il cui provino fungerà da pretesto per esporre ulteriori novità nell'ambito della riforma.
I capricci dei comici e le loro difficoltà ad adeguarsi alle innovazioni goldoniane si alternano alla cocente delusione delle maschere, soprattutto dell'Arlecchino Luigi Ottoni, nel vedersi ridurre al minimo le entrate ed i lazzi.
L'atmosfera riprodotta sul palcoscenico del San Babila è, dunque, quella tipica della Venezia del tempo, ciò che manca inevitabilmente è il coinvolgimento dello spettatore moderno per ciò che, al contrario, al pubblico settecentesco era parso come qualcosa di sconvolgente, nonché assolutamente inedito ed insolito.
Lo stupore, i fischi dei detrattori, le grida della critica, gli applausi entusiastici dei sostenitori, sono questi i grandi assenti dello spettacolo.
Lo scalpore e il fermento sono dunque cessati, ciò che resta a noi è uno spettacolo piacevole, divertente e ben congegnato, un omaggio messo in scena dai teatranti di oggi per il trecentesimo compleanno di un grandissimo autore che ha fatto la storia del nostro teatro.
Milano, Teatro San Babila, 06/11/07
Visto il
al
Giacosa
di Ivrea
(TO)