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IMMAGINI DEBOLMENTE RIFLESSE

Immagine debolmente riflessa

Immagine debolmente riflessa

Giunge al giovane e coraggioso spazio del centro antico di Napoli, ZTN – Zona Teatro Naviganti, Immagini debolmente riflesse. Riscrittura e regia di Vittorio Adinolfi, del film Il servo di Joseph Losey, che nel 1963 riscosse un immenso plauso di pubblico e critica, in buona parte legato alla meravigliosa sceneggiatura di Harold Pinter e Robin Maugham (quest’ultimo anche autore dell’omonimo romanzo del ’48).

Un thriller psicologico, giocato sul rapporto si sudditanza che lentamente inverte i ruoli di potere e dipendenza tra Tony, un giovane benestante inglese, e il neoassunto cameriere, Hugo Barrett. Tony subisce il fascino del suo domestico e questi ne approfitta consapevolmente per asservirlo. Lo sviluppo dei rapporti tra i personaggi segue logiche imprevedibili ma spietate, in un’atmosfera di sfascio e di decadenza. Un gioco al massacro sui comportamenti umani, in una “rappresentazione” della fine della borghesia.

Purtroppo quanto presente nel plot originale, nella riscrittura di Adinolfi, perde una buona porzione, se non tutta, la forza narrativa. Privo di suggestione, il servo Barrett è ridotto, sin dalla prima scena, al bozzetto caricaturale dello squilibrato. Così come, del tutto elementare ed approssimativa, risulta essere la caratterizzazione degli altri personaggi. Al netto dei limiti di una produzione low-budget, la pecca maggiore di questo lavoro resta nella gestione amatoriale di cui il tutto è permeato. Lodevole la scelta di proporre un opera non facente capo alle solite programmazioni stantie, che troppo spesso rendono asfittico il clima culturale cittadino. Altrettanto indubbio e più che ammirevole, l’amore per il teatro che è possibile cogliere nei giovani occhi appassionati dei componenti di questa Compagnia.

Visto il 27-03-2015