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ITALIA MIA ITALIA

UN GRIDO D'AMORE PER L'ITALIA

UN GRIDO D'AMORE PER L'ITALIA

Anche quest'anno gli spettacoli nel cartellone del teatro Feronia di San Severino saranno recensiti dagli studenti abbonati; il progetto ha il patrocinio del Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti delle Marche.

Con grande eleganza e raffinatezza, Maddalena Crippa entra in scena in abito verde speranza, lungo e di seta, accompagnata da Massimiliano Gagliardi e dalla Bubbez orchestra che contribuiscono a rendere ancora più emozionante lo spettacolo. Un recital che si può definire una carezza, perchè è come un gesto d'amore che conforta, un vero e proprio gesto d’amore non verso un uomo ma verso l’Italia.
L’attrice inizia il monologo con la poesia Italia di Giacomo Leopardi e con la canzone La cura di Franco Battiato che chiaramente mostra l'intento di prendersi cura della patria. A seguire pensieri e riflessioni di poeti e scrittori ma anche della stessa Crippa che per la prima volta si è misurata come autrice, convincendo tutti. Come ha convinto tutti con la sua voce con cui interpreta canzoni famose dei nostri cantautori, introducendole in modo originale e proprio:  L'italiano di Toto Cutugno,  Sì, viaggiare di Lucio Battisti, Amara terra mia di Domenico Modugno, Viaggi e miraggi di Francesco De Gregori.
Lo spettacolo è dunque un insieme di testi ispirati all’Italia e alla sua magnificenza, come l’opera di Pasolini La lunga strada di sabbia, in cui l’autore parla dei nostri paesi e paesaggi del sud, unici in tutto il mondo, del centro con la bellezza delle donne delle Marche (una pagina aggiunta per la recita di San Severino),  e il nord con la  grande varietà di paesaggi.
Il messaggio che l’attrice vuole mandare è di speranza, di ripartenza per il nostro paese e in quell’ora e mezza a teatro lo spettatore si sente orgoglioso di essere italiano, di far parte di questo crocevia di culture, di questo paese ricco di passioni e di storia che si pone come ponte al centro del Mediterraneo, collegando ciò che è successo in diversi anni della nostra storia e ciò che sta accedendo ora.
L’Italia non deve essere succube della storia, ma noi dobbiamo fare la storia, dobbiamo cambiare il nostro destino, come fecero i nostri emigrati, trasferendosi in altri paesi. Siamo un popolo di forti contraddizioni, dice l’attrice, possiamo vedere l’Italia come un paese emarginato, poco considerato, oppure come un ponte, un incontro di culture che ci rende unici.
San Severino ha tributato un trionfo assoluto a Maddalena Crippa, dicendole con applausi infiniti GRAZIE per aver offerto una nuova chiave di lettura a testi e canzoni della storia italiana, grazie per aver riportato un po’ di sano e civile patriottismo a teatro, perché il teatro è comunicazione, dialogo, esperienza che entusiasma anche i giovani, che porta un sorriso o una lacrima nel viso degli spettatori che ascolteranno l’opera di Maddalena Crippa in qualsiasi città  d’Italia nel prossimo anno (infatti “Italia mia Italia” è andato in scena solo a Roma e San Severino).
“C'è gente che ama mille cose
 e si perde per le strade del mondo.
 Io che amo solo te,
io mi fermerò
 e ti regalerò
quel che resta
 della mia gioventù”: le parole di Sergio Endrigo, cantate da Maddalena Crippa accompagnata dal solo pianoforte, come se fossero per l’uomo amato, ma invece sono per l’Italia. Un contributo per far risorgere l’Italia, come dovrebbero fare tutti gli italiani nel loro lavoro, orgogliosi di mangiare spaghetti e pizza e di camminare per qualsiasi paese della penisola. Orgogliosi di essere italiani come ci siamo sentiti in questo pomeriggio indimenticabile che ha inaugurato la stagione del teatro Feronia a San Severino.

Visto il
al Cavallerizza di Reggio Emilia (RE)