Per la rassegna Fare gli italiani – Teatro, organizzata dalla Fondazione Teatro Stabile di Torino nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è in scena al teatro Gobetti fino al 20 novembre, in prima nazionale, “Italoamericana”, prodotto da Associazione Baretti, Alma Teatro e D-wok in collaborazione con lo stabile torinese.
La drammaturgia di Francesco Durante e Davide Livermore (anche regista) intende scoprire il talento dimenticato di Bernardino Ciambelli, detto l'Omero di Mulberry Street, un giornalista lucchese, trapiantato a New York che alla fine dell'Ottocento pubblicò decine di grandi feuilleton con titoli come I misteri di Mulberry Street o La trovatella di Bleeker Street, in appendice ai quotidiani italoamericani, o a fascicoli settimanali da dieci centesimi l'uno.
I romanzi di Ciambelli erano eccezionali per la quantità di cose che raccontano e per la loro funzione educativa, perché in alcuni di questi scritti è presente la descrizione dello sfruttamento del lavoro degli emigranti da parte di boss appartenenti a quella che a New York veniva chiamata “The Black Hand” (la “Mano Nera”). Eppure in Italia non è mai stato pubblicato, ed è ignoto anche in America, al di fuori della comunità italoamericana, perché scriveva in italiano e non è mai stato tradotto in inglese.
L’efficace interpretazione di Sax Nicosia conferisce allo spettacolo il più adatto - e pacato - tono del ricordo di un passato (quello del popolo italiano) duro e ancora troppo recente. Con lui sul palco, il divertentissimo Toni Laudadio, nei panni del perfetto emigrante, che non si spreca a usare la voce anche per cantare e rende meravigliosamente “leggeri”, alcuni momenti dello spettacolo, anche quando il messaggio da trasmettere vorrebbe essere più malinconico. I due sono accompagnati al pianoforte (in scena) da Diego Mingolla.
Lo spettacolo utilizza per la prima volta in scena il Free Format, un innovativo sistema di proiezione video per creare simulazione di ologrammi. Ecco allora che, dalla mente di Ciambelli/Nicosia, compaiono in video sulla scena Sara Alzetta, Enza Levatè, Elena Ruzza e gli allievi della Scuola del TST. Una serata conclusasi con la toccante esibizione del regista Livermore, accompagnato al pianoforte, in una versione di “Core ‘ngrato”.
Prosa
ITALOAMERICANA
Memoria di un'Italia che dimentica
Visto il
17-11-2011
al
Gobetti
di Torino
(TO)