Tanta attesa ieri sera, al Teatro Alfieri, per la “prima” torinese di “Jesus Christ Superstar”, della celebre coppia Webber&Rice, presentato dalla Compagnia della Rancia, per la prima volta in versione italiana.
Attesa nel senso più stretto del termine, in quanto il pubblico è potuto entrare in sala solamente alle 20,55 (con 10 minuti di ritardo sull’orario previsto!), causa problemi tecnici sul palco, a quanto sembra.
Ma questo leggero inconveniente ha deluso per nulla le aspettative del pubblico: chi si aspettava una serata all’insegna delle emozioni è stato accontentato! Liriche in italiano, orchestra dal vivo e un cast straordinario: tutti gli ingredienti giusti per un successo senza tempo che, anche nell’allestimento italiano, va sempre migliorando.
La traduzione di Michele Renzullo e Franco Travaglio abbina perfettamente la musicalità dell’opera originale con la metrica italiana e si allinea al meglio con lo stile e il messaggio di Tim Rice.
Il cast di questo “Jesus” tutto italiano è interamente composto di giovani artisti pieni di vita, che si presentano al pubblico come un gruppo davvero unito ed entusiasta.
In sala, attimi di ammirazione per l’interpretazione di Giuda eseguita da Edoardo Luttazzi, che con la sua vocalità estrema ha sbalordito la platea. Paradossalmente, è un’artista capace di portare le note al settimo cielo (anche se forse non è il luogo che più si addice al suo personaggio!).
Convincente il Jesus di Simone Sibillano, anche se si nota un uso forse un po’ troppo eccessivo del falsetto nella sua interpretazione.
Una differenza interessante, rispetto al film ad esempio, è il contrasto che si crea tra i due personaggi di Giuda e Gesù. Nel film ci ricordiamo di Carl Anderson nel ruolo di un Giuda molto tormentato, in conflitto con se stesso. Qui troviamo due antagonisti in senso stretto, in una situazione in cui Giuda si pone sì delle domande, ma è più aggressivo e consapevole di quello che sarà portato a fare. Mentre Jesus riflette, ma si arrabbia anche molto.
Tutti gli altri componenti del cast sono uno più bravo dell’altro.
Nello spettacolo, sorprendono alcune nuove trovate (la canzone “Dannato/Damned for all time” eseguita durante una lezione di fitness dei sommi sacerdoti), anche se alcune scelte registiche di Fabrizio Angelini e altre dello scenografo Gabriele Moreschi lasciano perplessi (il momento della crocifissione potrebbe avere maggior impatto visivo).
Un'altra sfida superata per la Compagnia della Rancia!
Torino, Teatro Alfieri, 12 dicembre 2006
Visto il
al
Gran Teatro PalaBam
di Mantova
(MN)