Musical e varietà
JESUS CHRIST SUPERSTAR

Un ritorno alla classicità

Un ritorno alla classicità
Fa sempre piacere vedere il teatro gremito alla prima di uno spettacolo la quale prima rappresentazione risale a ben 38 anni fa. 38 anni durante i quali Jesus Christ Superstar è stato rappresentato in tutte le salse, e ora finalmente siamo contenti di assistere ad una versione che rispetta totalmente l’opera teatrale originale. Ascoltare le canzoni in inglese con l’esecuzione impeccabile di un’orchestra dal vivo, diretta da un grandissimo Simone Giusti, dà una marcia in più all’intera rappresentazione e, secondo la percezione di chi scrive, momenti di commozione altissima, sia per il tema biblico trattato, sia per le voci meravigliose di Gesù e Maria Maddalena. In 30, tra attori, ballerini e orchestrali hanno dato vita a questo spettacolo, il quale però è stato poco valorizzato a livello coreografico; più che coreografie vi sono stati semplici movimenti coreografici che hanno coordinato la folla, gli apostoli e i soldati. Inoltre l’ingresso delle voci bianche, il quale dovrebbe essere valore aggiunto del musical, ha lasciato un po’ di perplessità, visto che i bambini sembravano a tratti, spaesati sulla scena. Alcuni accorgimenti tecnici: vi sono state incertezze sull’utilizzo sia delle luci sia del proiettore sul quale era possibile leggere la traduzione delle canzoni. I costumi molto belli, in particolar modo quello di Giuda, in quanto esaltano il connubio tra contesto evangelico e contesto “Rock”, unendo classicità e modernità.
Visto il 15-12-2009
al EuropAuditorium di Bologna (BO)