Tratta da Euripide, è arrivata direttamente al Teatro Manhattan di Roma la vicenda di Ulisse, giunto da Troia fino in Sicilia, alle pendici dell’Etna, dove incontra il ciclope Polifemo.
Il pastore-semidio con un occhio solo, figlio di Poseidone, si nutre anche di carne umana, così il re di Itaca, dovrà vendicare con l’astuzia, l’uccisione di alcuni uomini del suo già decimato equipaggio.
L’allestimento scenico della compagnia Skenexodia è frutto del lavoro del regista Luca Guerini, che ha pensato la messa in scena appositamente in modo che i due attori sul palco (Francesco Albamonte e Piergiorgio Pugliese) vestissero (e svestissero) i panni di quattro personaggi: Ulisse, Polifemo, Sidone e Corifeo.
C’è da dire che in questo spettacolo vedere due attori comparire sulla scena vestiti del solo intimo ha in effetti una sua funzionalità, senza che si scada – una volta tanto – nel voyeurismo. Certo, rimangono necessariamente dei “tempi morti”, ma se si considera che lo spettacolo è pensato per essere rappresentato (anche) un ambienti all’aperto, anche il tempo utilizzato per esigenze sceniche può essere funzionale alla buona riuscita dello spettacolo. Non a caso, tra i progetti futuri della compagnia, quello di portare questo spettacolo in giro per i teatri antichi delle Marche, in una versione estiva.
I due protagonisti contribuiscono con sguardi, gesti, azioni e parole a rendere al pubblico il gusto tipicamente satirico (alla greca) del testo, accompagnati da musiche elettroniche molto anni Novanta…
Molto apprezzata la scelta di far partecipare alla scena la nave di Ulisse in versione Playmobil!
Si attendono con curiosità i prossimi progetti del regista Luca Guerini e di Skenexodia.