Prosa
LA BARCA DEI COMICI

La barca dei desideri. Deli…

La barca dei desideri. 
Deli…
La barca dei desideri. Delizioso gioiello offerto dal Piccolo Teatro in occasione delle celebrazioni dedicate a Goldoni: la barca dei comici, tratta da un episodio dei mémories abilmente strutturato da Stella Casiraghi in un progetto teatrale coerente ed omogeneo, impostato su carte e canovacci goldoniani. Viaggio nel tempo articolato fra sogno e ricordo, compiuto da un Goldoni senza età in umor di rimembranze. Vaghe immagini che si affacciano alla mente del commediografo, ricostruite dal personaggio narratore attraverso un diario; filo narrativo che percorre per intero la commedia, nonché metro fra la realtà oggettiva dei ricordi ed il gusto per l’aneddoto fantastico.Alchimia di fantasia e realtà in un abile gioco d’ombre letterarie,(si veda ad esempio il divario fra la descrizione della nave, nelle memorie e la realtà della piccola compagnia di tre elementi).La barca è anche spazio scenico in evoluzione, per elezione. Animato da una piccola compagnia di comici formata da tre elementi:guitti nel senso positivo del termine, pronti a diventar cento mille personaggi ed infine cambiar di ruolo ed ancora ritornar a recitar se stessi (emblematica è la “cena degli attori”,a base di cartone, fame ed immaginazione). Come evocativo,è il baule dei costumi-al pari di una bacchetta magica- si fa strumento misterioso, attraverso il quale il teatrante crea i propri personaggi. La storia infinita Affascinante paradosso narrativo, vicenda in fieri eppur già scritta (com’è nel carattere delle memorie, mai completamente compiute),si svolge, magicamente evocata da G., davanti allo sguardo ammirato e sedotto del pubblico in sala. Magiche le parole che danno vita al gioco teatrale infantile, svelato al nostro sguardo, viva espressione della magia teatrale; capace di trasformare un piccolo trespolo in una barca, un velo azzurro in una limpida distesa di mare, agitata dal vento. La leggerezza della finzione teatrale. Gioco d’ombre e colori scanditi da un progetto musicale, ad opera di Marco Mojna, rigorosamente condotto sulle tracce preesistenti di Fiorenzo Carpi.Luogo scenico e progetto luci, semplici nella propria originalità quanto strettamente connessi l’uno con l’altro.Trasformano la piccola barca(luogo simbolico dei sogni)in uno spazio meta-teatrale: lanterna magica in grado di materializzare sogni e ricordi. Cast tecnico ed artistico competenti, brillantemente diretti da uno Stefano De Luca in stato di grazie creativa; capace di trasporre, dietro alle scene, rigore e creatività e sul palco, uno stile recitativo leggero e calibrato. Toni e mimica, apparentemente spontanei e giocosi, conquistano la platea strappando sorrisi e applausi a scena aperta. Recensione raccolta in data 9/03/07 Teatro Studio - Milano
Visto il
al Delle Arti di Gallarate (VA)