Lo spettacolo è un testo drammatico, non facile da raccontare senza ipocrisia o esasperando i personaggi, ma Savelli dosa sapientemente gli ingredienti, l’esito della ricetta è un continuo sold out.
Grande attesa per la nuova produzione firmata Pupi e Fresedee e diretta da Angelo Savelli, dopo 11 anni di successi con “L’ultimo Harem” il regista conferma l’attrice Serra Ylmaz, regalandogli un personaggio misterioso e pieno di sfaccettature. Il testo è il riadattamento del romanzo “La bastarda di Istanbul”, da cui lo spettacolo prende il nome, della famosa autrice turca Elif Shafak.
Un cast quasi totalmente femminile, in scena: Valentina Chico, Riccardo Naldini, Monica Bauco, Marcella Ermini, Fiorella Sciarretta, Diletta Oculisti e Elisa Vitiello. Per le scenografie la produzione si è affidata al video-artista Giuseppe Ragazzini che ci regala scorci di Istanbul e dei suoi ambienti, muovendosi con sapienza tra proiezioni statiche ed animate. In scena solo un tavolo ed un divano, luoghi dove prendono vita i dialoghi, le discussioni ed i segreti della numerosa famiglia.
Poco più di due ore, per uno spettacolo che scorre senza intoppi, e che nell’ultima mezz’ora riesce a rapire lo spettatore grazie ad una tensione scenica palpabile. Un testo drammatico, non facile da raccontare senza ipocrisia o esasperando i personaggi, ma Savelli dosa gli ingredienti, l’esito della ricetta è un continuo sold out, ed un pubblico che, uscito dalla sala, continua a parlare entusiasta delle emozioni percepite durante la messa in scena.