Dal palco del Teatro Colosseo di Torino, Cesare Bocci, nelle vesti di Renato – il ruolo che al cinema fu di Ugo Tognazzi – dà il benvenuto al pubblico nel mondo tutto lustrini e paillettes de La cage aux folles, il locale più chic e glamour di Saint Tropez. Qui si esibiscono le effervescenti e smaliziate cagelles e si attende l’arrivo della capricciosa star – ormai non più di primo pelo – Zazà.
Nella vita Renato e Albin sono una coppia omosessuale che convive da vent’anni, "stuzzicata" dalle velleità da "primadonna" dal fedele “maggiordomo” Jacob (Russell Russell) Un giorno il figlio di Renato, Laurent (frutto di un singolo peccato di gioventù etero dell’uomo, quel vizietto ormai entrato nella memoria collettiva) fa ritorno a casa, annunciando l’imminente matrimonio con Ann (Chiara Scipione), graziosa figlia di un politico conservatore (Edoardo Sala), le cui intenzioni sarebbero quelle di chiudere tutti i locali come “La cage”. Il giovane Laurent (Cristian Ruiz) in un primo momento si vergogna dei modi e dell’aspetto appariscente di chi l’ha cresciuto, facendogli da “madre”.Ma l’intransigenza dell’onorevole, suo futuro suocero, mitigata dalla evidente comprensione della moglie (senza neanche poi troppi equivoci) farà tornare il giovane innamorato tornare sui suoi passi…perfino il morigerato politico sarà travolto dall’atmosfera che si respira in questa “gabbia di matte” e ci sarà il lieto fine per tutti!
Il regista Massimo Romeo Piparo ha chiamato come protagonisti due volti noti come Massimo Ghini e Cesare Bocci, che, insieme, realizzano numeri stupendi. Lavorano davvero in coppia e in fantastica sincronia, sia nel canto sia nella danza. Nessuna volgarità gratuita, anzi i loro sono caratteri capaci di far riflettere e commuovere a proposito di temi come la famiglia, il rispetto, l’amore, la diversità…e anche il tempo che passa…”tra vera realtà e pura illusione”. Cosa si può dire, poi, dell’interpretazione di Cristian Ruiz che non sia già stato detto in precedenti occasioni? Questo spettacolo lo conferma come uno dei performer italiani più preparati, soprattutto dal punto di vista vocale. Lo senti cantare e non puoi fare a meno di pensare ad atmosfere che strizzano l’occhio un po’ ad Alta società e un po’ a Mary Poppins…
Grande simpatia ha dimostrato il pubblico nei confronti di ogni ingresso in scena di Russell Russell e della tanto efficace quanto (in seguito) smascherata riservatezza di Crescenza Guarnieri come moglie dell’onorevole. Uno spettacolo “sobrio” e “raccolto” (se si considerano soprattutto le scene di Gianluca Amodio in rapporto allo spazioso palco della sala di via Madama Cristina), contrariamente a quello che ci si poteva aspettare osservando in scena dieci stupefacenti cagelles che ballano in assoluta armonia (e sui tacchi) sulle coreografie di Bill Goodson. A renderle protagoniste, oltre alla propria bravura, sono anche gli scintillanti costumi di Nicoletta Ercole, che per vestire Zazà/Massimo Ghini ha ottenuto alcuni gli abiti originali indossati da Michel Serrault nel film Il vizietto.
Musical e varietà
LA CAGE AUX FOLLES - IL VIZIETTO
Quella gabbia di matte, tra realtà e illusione
Visto il
16-02-2012
al
Colosseo
di Torino
(TO)