Un menage sui generis per due attori dalla verve contagiosa. Il vizietto, storica commedia interpretata da Ugo Tognazzi e Michel Serrault, viene rivisitata tutto sommato efficacemente nella versione portata sul palco dell'Augusteo da Massimo Ghini e Cesare Bocci. Quest'ultimo indubbiamente "riempie" la scena fino alla fine, dettando la linea, gli altri protagonisti sembrano un po' "schiacciati" da tale preponderanza almeno in alcuni passaggi. La travolgente piece condita dalla simpatia dei due attori, che per l'occasione sfoderano una coinvolgente verve, è un evergreen. " L'impresa di riproporla " non e' delle più semplici. sia per la tematica "pruriginosa", sia per il paragone con il celebre precedente. Ebbene, ciò non costituisce un ostacolo. Anzi sembra un motivo in più per puntare sulla stravaganza accompagnata dalla leggerezza. Sì, perché spicca come nel contempo l'omosessualità venga affrontata in punta di piedi, ma con allegria, sottolineando stati d'animo e traversie da affrontare. In tal senso il testo originario, fatti i dovuti distinguo ovviamente, viene ripreso fedelmente. E' questo coraggio che fa perdonare magari qualche forzatura, che a tratti rende meno spontanea la recitazione. I tempi sono buoni così come sono apprezzabili le musiche, sottofondo gradevole di una vicenda surreale, un mondo onirico, colorato. Alla fine il messaggio passa. La Cage è indubbiamente una metafora di stravaganza sì, ma anche della lotta per essere se stessi a dispetto delle ipocrisie. Una menzione va anche alla scenografia di ampio respiro dinamica perfettamente in linea con il clima della mise en space.
Musical e varietà
LA CAGE AUX FOLLES - IL VIZIETTO
Un menage sui generis per …
Visto il
09-03-2012
al
Augusteo
di Napoli
(NA)