Prosa
LA CASA CHIUSA

La casa chiusa

La casa chiusa

In una tranquilla canonica di periferia la vita scorre lenta e noiosa; ma un giorno le cose cambiano in modo radicale. Don Mingo, il parroco, riceve una visita inaspettata che porterà scompiglio nelle faccende domestiche della tranquilla parrocchia: suo fratello, Ririno, appena uscito dal carcere, chiede ospitalità. Ne scaturisce una discussione che vedrà il parroco accettare, a malincuore, la presenza del fratello.
Ma le sorprese, anzi, le visite non finiscono. Pasquale ‘u Zuzzuse, boss mafioso con il quale Ririno ha rapinato una banca, vuole indietro la sua parte di bottino.  Il malloppo venne affidato, nottetempo, a Don Mingo che inconsapevole dell'origine del denaro decide di usare quei soldi per delle opere in favore della chiesa.
Pasquale, venuto a conoscenza della verità, obbliga Ririno ad accettare un compromesso che gli avrebbe consentito di aver salva la vita: allestire nella canonica del fratello una casa chiusa per ripagare il debito. Don Mingo, all’oscuro di tutto, si ritrova vittima involontaria delle vicissitudini del fratello e deve accettare, a malincuore, la presenza della prostituta. Tutto sembra perduto ma Pasquale ‘u Zuzzuse non ha fatto i conti con l’agguerrita e gelosa perpetua del parroco, un tempo sua amante, all’oscuro della situazione e gelosa della nuova arrivata, e di un devoto e imbranato carabiniere che frequenta, giornalmente, la casa del parroco per essere assolto dai suoi peccati.
Ne scaturisce una situazione paradossale che determina una serie di momenti esilaranti, conditi da episodi anche drammatici, in cui vengono denunciate “sottovoce” una serie di problematiche di grande attualità.
Una commedia esilarante, veloce, semplice da seguire, forse un po’ troppo esagerata negli stereotipi, ma capace di raccontare argomenti scomodi come la prostituzione, l’immoralità e le contraddizioni all’interno della Chiesa.

Visto il 23-01-2010
al Di Cagno di Bari (BA)